GLI STAGIONALI ESCLUSI DAL COMMISSARIO PROTESTANO DAVANTI ALLA SEDE DEL CONSORZIO DI BONIFICA (video)

Sit in di protesta questa mattina davanti alla sede del Consorzio di bonifica Aterno-Sagittario di Pratola di sei lavoratori stagionali. I sei che hanno protestato avevano risposto ad un bando pubblico dell’anno scorso, che prevedeva laĀ formazione di una graduatoria, con validitĆ  di tre anni, alla quale il consorzio si sarebbe attenuto per chiamare all’occorrenza personale addetto alla manutenzione. Chiamata non piĆ¹ arrivata. Per questo motivo chiedono di incontrare il commissario Sergio Iovenitti per conoscere le ragioni della loro esclusione dal lavoro di manutenzione dei canali.Ā Inutilmente hanno atteso l’incontroĀ questa mattina. ā€œNon vogliamo imporre nulla, vogliamo invece cercare di capire le ragioni del commissario ma nel rispetto delle nostre posizioni e del nostro ruolo. EssereĀ completamente esclusi, avendo legittime aspettative, ci sembra fattoĀ che non rende giustizia a quello che oggi ĆØ il problema delĀ lavoro e laĀ necessitĆ  di lavorare. Oppure vediamo se ĆØ possibile trovare altre strade seĀ questa non ĆØ piĆ¹ percorribile” hanno spiegato i lavoratori, chiedendo almeno di sostituire i sei lavoratori andati in pensione. La decisione, come detto nella conferenza stampa dei giorni scorsi dallo stesso commissario, ĆØ stata motivata dalla necessitĆ  di tagliare le spese dell’ente. Ma ilĀ taglio delle speseĀ imponendo una riduzione degli addetti potrebbe avere conseguenze dannose per la manutenzione dei canaliĀ irrigui e quindi delle colture stesse. ā€œGli agricoltori che si sono schierati a favore del commissario, conĀ l’arrivo del caldo, tra quindici o venti giorni, non staranno piĆ¹ dalla parte del commissario – hanno sottolineato i lavoratori – Ā infatti quest’anno l’inverno ĆØ stato mite e le sorgenti non sono ricche di acqua, quindi ci saranno tanti disservizi di cui anche loro alla fine si lamenteranno”. Sulle maglie bianche che i lavoratori hanno indossato c’ĆØ una scritta: il lavoro ĆØ un diritto, no a vendette. Hanno precisato infatti di sentirsi vittime di vendette politiche, che si sarebbero consumate con il commissariamento dell’ente, anche a loro danno. Per i lavoratori si ĆØ davanti ad un comportamento inaccettabile perchĆ© dietro ognuno di loro ci sono persone, famiglie, situazioni economiche, che meritano rispetto. Ma la protesta dei lavoratori non si ferma al sit in di questa mattina. ā€œSe non ci saranno novitĆ  e il commissario non chiarirĆ  il motivo delle sue decisioni, la protesta proseguirĆ  anche in modo piĆ¹ clamoroso di questa mattinaā€ hanno concluso i lavoratori.