SANITA’, RESTANO ANCORA SULLA CARTA LE PROMESSE FATTE A MEDICI E INFERMIERI

Nonostante riunioni e scambio di bozze di accordo oggi, diversamente da quanto accade già in altre Regioni italiane, non ancora è concluso l’accordo che riconosca una giusta premialità a tutte le lavoratrici ed i lavoratori della sanità abruzzese che in questo periodo dell’emergenza covid hanno garantito e continuano a garantire, in condizioni di estrema difficoltà, le attività di cura ed assistenza. La denuncia viene dalle segreterie regionali dei sindacati Cgil, Cisl e Uil Medici e Fpl. “Anche  tutte le questioni poste e relative alla sicurezza e sorveglianza sanitaria, all’organizzazione dei presidi e delle attività, la riapertura dei servizi nella fase 2, le assunzioni, i rapporti con la sanità privata, aspettano ancora una risposta” sottolineano le organizzazioni sindacali, dichiarandosi “esterrefatti di fronte all’atteggiamento della Regione che a distanza di quasi tre mesi dall’esplosione della pandemia si sottrae al confronto con le organizzazioni sindacali omettendo ancora di  costituire il Comitato Regionale luogo deputato alla comunicazione formale in ordine alle questioni sopra brevemente citate”.”La fase dell’emergenza è per fortuna rientrata ma resta intatta la necessità di aprire il confronto, richiesto, con le rappresentanza sindacali e di chiudere la contrattazione per le materie economiche – proseguono i sindacati – non vorremmo che alla fase degli applausi segua il ritorno al silenzio quando invece le nostre lavoratrici ed i nostri lavoratori hanno competenze da mettere in campo ed al servizio del dibattito sul Servizio Sanitario Regionale e sul bisogno di salute degli abruzzesi. Il quotidiano, eccellente, pregevole operato e spirito di sacrificio degli operatori sanitari tutti merita rispetto e riconoscimento, di salario e diritti, in primis quello alla salute e sicurezza oltre ad essere parte attiva nei luoghi di confronto sindacali”.