CASO SCOCCIA: FRATELLI D’ITALIA, ORA SAPPIAMO DA CHE PARTE STA
Fratelli d’Italia tira un sospiro di sollievo all’ipotesi dell’eventuale adesione del consigliere regionale Marianna Scoccia al movimento renziano di Italia Viva. Ā “Le recenti affermazioni del consigliere regionale Marianna Scoccia, che ha dichiarato di abbandonare una maggioranza che in realtĆ non lāha mai voluta ed alla quale si era scomodamente imposta, allāinsaputa e contro il volere del centro destra, alla scadenza della presentazione delle liste e quando gran parte di coloro che nel territorio abruzzese si erano spesi per lāUDC avevano espresso la loro ferma opposizione, fino a disimpegnarsi nella campagna elettorale, fa finalmente chiarezza nellāarea di centro destra regionale e locale” sostiene Fratelli d’Italia. “Con lo stile familiare di chi disinvoltamente si muove come un pendolo da destra a sinistra, secondo la convenienza ed il vecchio adagio del compianto Flaiano che vuole gli italiani correre sempre in soccorso del vincitore, la consigliera Scoccia oggi non solo lascia la maggioranza dove era transitata, ma a quel che si dice anche lāUdc che lāha ingenuamente ospitata, per navigare verso una forzapolitica del centro sinistra” continua il partito. “Lāoperazione viene da lei giustificata vestendo i panni di chi vuole difendere il territorio, avanzando rivendicazioni verso lāamministrazione regionale che un familiare a lei vicino avrebbe potuto in parte affrontare qualche tempo fa quando sedeva nei banchi della giunta regionale, come se la soluzione degli annosi problemi di Sulmona e della Valle Peligna, snobbati dalla giunta DāAlfonso, potessero con un colpo di bacchetta magica essere risolti dalla nuova amministrazione regionale, che ĆØ in carica da appena un anno, peraltro per molti mesi speso negli interventi dellāemergenza sanitaria dovuta alla pandemia” accusa FdI. “Peraltro, a ben guardare, se si fosse voluto curare i problemi del nostro territorio, certamente ella avrebbe potuto meglio risolverli sedendo in maggioranza, ma con lealtĆ e trasparenza, caratteristiche che non hanno perĆ² contraddistinto il suo operare politico” sostiene ancora FdI, concludendo che “quanto accaduto per fortuna agevola il quadro politico cittadino, impone definitive scelte di campo, obbliga chi ha a cuore le sorti del nostro territorio a mobilitarsi, in vista del rinnovo della civica amministrazione, perchĆ© la cittĆ non ha bisogno di questo modo di far politica, che si ĆØ risolto in familiarismo, clientelismo spicciolo ed intricata rete di sottobosco di potere, che ne stanno inesorabilmente decretando la morte, ma di vera politica”.