CORONAVIRUS, STOP ALLA 65^ SAGRA DELLE CILIEGIE DI RAIANO

Il covid non risparmia altre ferite alle tradizioni del Centro Abruzzo e come era prevedibile anche la Maggiolata di Raiano, meglio conosciuta come Sagra delle Ciliegie, quest’anno non potrà tenersi. In oltre sessanta anni di storia non era mai accaduto che l’evento folkloristico più antico d’Abruzzo venisse annullato, se non durante la Seconda Guerra Mondiale. Quest’anno la data scelta era nei giorni del 6 e 7 giugno e il progetto prevedeva, oltre alla storica sfilata dei carri allegorici anche iniziative innovative ideate per rilanciare la kermesse folkloristica oltre i confini regionali. Tra queste risaltava la prima edizione del “festival del ballo popolare” con la presenza di gruppi provenienti da 4 regioni italiane. “La Maggiolata Raianese ha rappresentato negli anni una grande testimonianza delle nostre radici contadine ed è divenuto uno dei maggiori contesti culturali d’Abruzzo grazie al lavoro e alla creatività del poeta professore. Ottaviano Giannageli, scomparso nel dicembre del 2017 e che della sagra fu fondatore nell’immediato dopoguerra” ha ricordato il sindaco Marco Moca. La sagra era diventata anche un appuntamento annuale fondamentale per l’economia raianese e per i suoi locali commerciali e artigiani grazie alla presenza di molte migliaia di persone provenienti da tutto Abruzzo e dalle regioni limitrofe. Presenza che negli ultimi anni è cresciuta esponenzialmente con la giornata del sabato nella quale si tiene la “Notte Rosso Ciliegia” che attira migliaia di giovani da tutta la Regione. “Naturalmente noi organizzatori non ci arrendiamo, e se le condizioni ce lo permetteranno stiamo già pensando a qualche iniziativa da tenere in agosto che possa ricondursi alla Maggiolata Raianese” conclude Michele Sabatini, presidente dell’associazione “Raiano Eventi”.


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