REGIONE, CON LA RIFORMA DELLA MACCHINA BUROCRATICA ARRIVANO AUMENTI AI DIRETTORI

Gli aumenti prima negati in effetti ci sono stati per i direttori della Regione. Quella che nell’aprile scorso fu notizia definita frettolosamente e con grande imbarazzo “bufala” si ĆØ rivelata invece fondata. A confermare quella notizia, prima smentita, ĆØ stato lo stesso assessore regionale Guido Quintino Liris, sebbene precisando che “saranno definite le retribuzioni, tenendo conto dei parametri nazionali.Ā In tutte le altre Regioni, la retribuzione di posizione dei direttori ĆØ piĆ¹ elevata della retribuzione di posizione dirigenziale di una percentuale che varia da un minimo del 52% a un massimo del 126%. La Giunta ha stabilito che, in Abruzzo, occorre attenersi al piĆ¹ basso dei valori e ha quindi deliberato il parametro del 50%, elevabile al 55% nel caso di particolare complessitĆ  del Dipartimento”. Tradotto in concretoĀ lā€™indennitĆ  di posizione degli otto capi dipartimento se finora era allā€™incirca di 44 mila euro, con gli aumenti previsti arriverĆ  a circa 66 mila euro. L’assessore ĆØ arrivato al punto, a quella nota dolente di cui ReteAbruzzo scrisse giĆ  nell’aprile scorso, partendo dal “lavoro complesso, durato circa un anno, ma necessario per riformare realmente la complessa e articolata macchina regionale”. Un lavoro concluso nei giorni scorsi con l’approvazione in Giunta delle ultime delibere necessarie al percorso di riorganizzazione della struttura della giunta regionale. “La prioritĆ  ĆØ far partire i concorsi per dirigenti, necessitĆ  impellente per il buon funzionamento della macchina regionale soprattutto, in relazione ai tanti posti vacanti in Dipartimenti cruciali quali, ad esempio, SanitĆ  e Agricoltura” ha spiegato Liris. “La Giunta, per garantire un efficace ricambio generazionale, ha giĆ  varato nello scorso dicembre un poderoso piano per le assunzioni (oltre 200 le nuove immissioni) e si appresta ad avviare le procedure necessarie compatibilmente con la situazione emergenziale in atto. Conclusa la riorganizzazione, vengono pubblicati gli avvisi per il conferimento degli incarichi dirigenziali. Gli incarichi da conferire a dirigenti esterni e interni, con procedure pubbliche e valutazioni di curriculum, sono circa cinquanta. “Del resto, dal 2015 in poi vi ĆØ stato un accrescimento dei compiti e delle funzioni delle Regioni, anche a seguito del trasferimento di competenze dalle Province; ciĆ² nonostante le strutture dirigenziali sono state ridotte da novantaquattro a ottantadue: uno snellimento significativo (circa il 13%) per eliminare dispersioni” ha continuato l’assessore. “Le strutture regionaliĀ  – ha commentato Liris – saranno impegnate nei prossimi anni a fornire risposte chiare e concrete al territorio. Bisogna anche fronteggiare le conseguenze sanitarie, sociali e economiche prodotte dal Covid e per farlo occorrono processi piĆ¹ rapidi e strutture piĆ¹ snelle”.Ā L’operazione ha consentito un taglio dei costi pari a un milione e 300mila euro rispetto allo scorso anno. La riduzione delle posizioni dirigenzialiĀ  in settori scopertiĀ  non gestiti e la rivisitazione dei parametri del contratto collettivo di lavoro della dirigenza, hanno permesso, dal 2020, un taglio strutturale del fondo che finanzia la retribuzione di posizione dei dirigenti,Ā  da 5milioni e 600mila euro a 4milioni e 300mila euro. “Dopo dieci anni di regime provvisorio, la giunta ha introdotto i criteri per la parametrazione e valutazione dei contenuti della funzione dirigenziale basandosi su parametri oggettivi e predeterminati; nei prossimi novanta giorni, saranno valutate tutte le posizioni dirigenziali, comprese quelle dei Direttori, e saranno definite le retribuzioni, tenendo conto dei parametri nazionali” dice ancora Liris. “Sono stati approvati anche i criteri per la rotazione del personale dirigenziale. E’ stata stabilita, in conformitĆ  alle indicazioni dell’Anac, la durata massima degli incarichi dirigenziali e sono state dettate le regole per prevenire ed eventualmente fronteggiare episodi di mala gestione” conclude l’assessore.