MINACCE IN FAMIGLIA A SULMONA, RINVIATI A GIUDIZIO MOGLIE E SUOCERO

Aveva avviato le pratiche di separazione dalla moglie e lei per tutta risposta l’aveva escluso dalla tavola definendolo davanti ai figli, “poveraccio”, “fallito” e persona incapace di crescerli e curarli. Quindi l’avrebbe minacciato sostenuta dal padre, di rovinargli la vita. Ieri mattina, nel corso dell’udienza preliminare che si è tenuta davanti al Gup, sia la donna Diana Silvestri di 51 anni che suo padre Domenico Silvestri di 74 anni sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di minacce. La prima udienza del processo si terrà il 18 gennaio del 2021. Una storia che si è consumata interamente in famiglia e che questa volta, al contrario di quanto avviene solitamente, la vittima è il marito e non la moglie. Stando alle accuse e a quanto è emerso nel corso dell’udienza preliminare tutto farebbe riferimento al 26 gennaio 2017, quando la donna, spalleggiata da suo padre, avrebbe minacciato il marito con frasi piuttosto forti: “se non te ne vai da solo, te la faremo pagare, non potrai più vivere. Faremo in modo che i tuoi figli non ti vogliano vedere nemmeno in fotografia”. Figlia e padre difesi rispettivamente dagli avvocati Alessandro Margiotta e Valentina Di Benedetto sono stati invece prosciolti dall’accusa di maltrattamenti in famiglia . La Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio per una serie di episodi datati agosto 2016- gennaio 2017. Secondo le accuse all’uomo, che in quel periodo era convivente, sarebbe stato vietato l’uso degli elettrodomestici di casa ed escluso dalla camera comune.   Accuse che però il Gup, Giuseppe Ferruccio non ha ritenuto fragile e non supportate da riscontri  così da poterle sostenere nel corso di un processo.