MUORE A 61 ANNI MARIO IACOBUCCI, L’ALLEVATORE DEL DELITTO DEL MORRONE

Stava partecipando ad un’asta in Comune a Sant’Eufemia a Maiella per l’affitto dei terreni sul monte MORRONE per il pascolo dei suoi animali quando ha avuto un improvviso malore. Le persone che erano vicino a lui hanno cercato di soccorrerlo ma non c’è stato nulla da fare, un infarto se l’è portato via per sempre. Mario Iacobucci, 61 anni una vita dedicata alla sua famiglia e ai suoi animali, alle sue mucche e alle sue pecore, che amava più di ogni altra cosa. Una morte improvvisa che ha lasciato attoniti tutti quanti lo conoscevano e sulla quale la procura di Pescara ha aperto un’inchiesta. La salma infatti, è stata posta sotto sequestro giudiziario è trasferita nell’obitorio di Pescara. Oggi con molta probabilità il sostituto procuratore che ha preso in carico il caso, dovrà decidere se far svolgere l’esame autoptico oppure una semplice ricognizione cadaverica. Si vogliono accertare con esattezza le cause della morte ma soprattutto se l’allevatore fosse stato contagiato dal coronavirus. Mario Iacobucci era balzato agli onori delle cronache per il delitto del MORRONE finendo anche sotto inchiesta perché le pistole con cui il pastore macedone Alivebi Hasani che era alle sue dipendenze, uccise due escursioniste padovane Tamara Gobbo e Diana Olivetti, ferendone una terza Silvia Olivetti che riuscì miracolosamente a fuggire e a dare l’allarme, erano sue. Una vicenda che lo aveva segnato profondamente tanto che in più occasioni chiese perdono alle famiglie delle ragazze perché si sentiva in qualche modo responsabile della follia che aveva compiuto il pastore macedone. Iacobucci lascia la moglie e due figli. Tanti i messaggi di cordoglio alla famiglia da quanti conoscevano l’allevatore. Il più toccante quello postato su Facebook dal suo avvocato Luigi Toppeta: “Caro Mario sopra i pascoli c’è solo il cielo, ci sono quelle stelle che per tante notti sono state il tuo tetto. Riposa in pace Mario”.