L’AQUILA, VALIDA L’ORDINANZA BIONDI SUI CANTIERI
“L’ordinanza sindacale del 30 aprile scorso, integrata dal protocollo di buone prassi per prevenire e contenere il rischio contagio da Coronavirus del personale impegnato nei cantieri pubblici e privati del territorio aquilano, è valida”. Così all’ANSA il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, al termine di un’altra giornata convulsa e caotica sul fronte della riapertura dei cantieri per la ricostruzione dell’Aquila, al palo dopo lo slittamento di ieri a data da destinarsi. Il riferimento del sindaco è alla sua ordinanza con cui si obbligano i tamponi, entro 14 giorni dalla riapertura dei cantieri, alle migliaia di maestranze che tornano all’Aquila da fuori Abruzzo, provvedimento adottato per evitare picchi di contagio in un territorio tra i meno colpiti d’Italia, contestato dagli stessi imprenditori e dalle forze politiche aquilane. Le incertezze si erano fatte largo in seguito a un parere della prefettura interpretato come una bocciatura, circostanza poi smentita dallo stesso prefetto, Cinzia Torraco. “La Prefettura dell’Aquila lo ha ribadito in maniera inequivocabile – spiega Biondi -. Il Consiglio comunale mi aveva sollecitato ad adottare misure più stringenti di quelle contenute nel provvedimento con cui si dispone l’obbligo per le imprese, entro 14 giorni dalla comunicazione di ripresa delle attività, a sottoporre a controlli tutto il personale che a vario titolo opera nei cantieri per verificarne la negatività al coronavirus. Sulla scorta di tale indicazione, il 2 maggio, ho formulato una richiesta di parere. Il prefetto ha risposto confermando l’efficacia del provvedimento e le prescrizioni in esso contenute. Nella serata di ieri il protocollo è stato arricchito con un addendum sottoscritto con i rappresentanti degli ordini di ingegneri, architetti, periti industriali e del collegio dei geometri” conclude il primo cittadino che glissa sulle polemiche ancora in atto, sottolineando che l’obiettivo è coniugare la tutela della salute dei cittadini con la necessità immediata di far ripartire l’economia con riapertura dei cantieri.