CON L’OMAGGIO AL SULMONESE TROZZI IL PD ABRUZZESE RISCOPRE LE SUE RADICI

Con l’omaggio all’avvocato Mario Trozzi, sulmonese che fu tra i fondatori del Partito Socialista Italiano e della Cgil in Abruzzo, ĆØ stato inaugurato ieri il ciclo di incontri ā€œRadici ā€“ lā€™album di famiglia dei democratici abruzzesiā€, trasmessa in diretta sulla pagina Facebook del Partito Democratico regionale. Trozzi fu anche deputato socialista e prima ancora consigliere provinciale, eletto nel collegio elettorale di Popoli. Fu eminente esponente del socialismo italiano e vicino a personalitĆ  come Filippo Turati e Antonio Gramsci. Nacque a Sulmona, il 12 agosto 1887 e si spense a Roma il 12 maggio 1932. Michele Fina, segretario del Pd abruzzese, nellā€™illustrare l’iniziativa ha parlato di un lavoro che punta a ā€œdisegnare lā€™albero genealogico dei democratici abruzzesi, che compone a sua volta la nostra identitĆ . Non si tratta di nostalgia o generici omaggi, piuttosto di dare spessore alle nostre idee. Se siamo consapevoli del passato avremo maggiore capacitĆ  di futuro. Non ĆØ un caso, in questo senso, che le nostre ā€˜radiciā€™ iniziano il primo maggio, nel giorno della festa delle lavoratrici e dei lavoratori, a maggior ragione in questa fase di crisi e di rapidi e profondi cambiamentiā€.Andrea Borghesi, segretario generale NIdiL Cgil (la categoria che rappresenta e tutela i lavoratori atipici), ĆØ autore di un saggio su Trozzi, indicando l’avvocato sulmonese ā€œtra i primi organizzatori socialisti. Fu fondamentale il suo lavoro di alfabetizzazione delle masse operaie e contadine nei primi anni del Novecento. Fu un esponente socialista importante non solo in Abruzzo ma a livello nazionale, ebbe contatti con la frazione intransigente del Partito socialista anche se non si unƬ alla scissione. Quando si ritirĆ² dalla vita politica da avvocato continuĆ² a difendere i deboliā€. Rispetto alla situazione attuale di emergenza sanitaria ed economica, Borghesi sottolinea come questa ā€œabbia messo in luce in maniera evidente e stringente il fatto che siamo in un Paese diseguale e insicuro anche dal punto di vista sociale. Il governo ha messo in campo provvedimenti apprezzabili, per coprire anche chi non ha mai avuto ammortizzatori sociali ma il fatto ĆØ che sono comunque rimaste fuori centinaia di migliaia di persone, a causa e nelle pieghe di un sistema sociale non inclusivo. Va messo in campo un intervento piĆ¹ largo di sostegno di tutti quelli che hanno un qualche tipo di occupazione, subito e che duri qualche meseā€. Borghesi auspica che si dia vita ā€œa un confronto per unā€™iniziativa concreta per portare chi non ĆØ garantito dentro un sistema di tutele piĆ¹ forti. Esistono troppe tipologie contrattuali, che nascondono abusi, che sono a loro fonti di differenziazione socialeā€.