OPERATORI SANITARI CONTAGIATI, INTERROGAZIONE DEL CAPOGRUPPO PD PAOLUCCI
“Conoscere il numero degli operatori sanitari positivi, dei dispositivi di protezione individuale consegnati e del numero di tamponi effettuati a medici e sanitariā, questa la sostanza dellāinterrogazione presentata da Silvio Paolucci, capogruppo Pd in consiglio regionale ed ex assessore regionale alla sanitĆ .āIn queste settimane di emergenza sono state tantissime le segnalazioni ricevute da parte del personale medico e sanitario, che opera in molte strutture sia ospedaliere che territoriali, circa la mancanza di dispositivi di protezione individuale, cosƬ come la inaccettabile gestione dei tamponi – spiega Paolucci – una programmazione inadeguata. Da qui la mia interrogazione, che nasce per avere un quadro preciso della situazione sul fronte piĆ¹ sensibile del contagio e della curaā.āMarsilio parla di fase 2, ma visto che il presidente si rifiuta di farci conoscere il programma operativo Covid-19 e lāAbruzzo sembra aver avuto la piĆ¹ alta incidenza del centro sud e piĆ¹ alta anche di Lazio e Umbria, ĆØ necessario capire bene la realtĆ che ci troviamo davantiā prosegue lāex assessore alla sanitĆ . āLa richiesta di dispositivi da parte degli operatori sanitari non ĆØ mai cessata dallāinizio del contagio ad oggi, amplificata anche dallāassurda situazione in cui si sono ritrovate le Rsa e case di riposo pubbliche e private. CosƬ come la richiesta di conoscere esiti dei tamponi e criteri di prioritĆ per gli stessi. Dato atto che diversi medici, infermieri e lavoratori della sanitĆ piĆ¹ esposta sia a livello ospedaliero che territoriale sono risultati positivi al Covid-19, e che malgrado lāelevata incidenza di questo numero di contagiati sul numero totale dei casi, ad oggi non sono stati effettuati tamponi a tutto il personale, se non in presenza sintomatologie riconducibili al Covid-19, la Regione spieghi come si sta regolandoā. āEā necessario conoscere quanti operatori della sanitĆ siano stati contagiati presso le varie strutture (privato, pubblico, medicina territoriale e anche medici di medicina generale, di continuitĆ assistenziale e pediatri); quante e quali siano le strutture interessate dai casi; quanti siano stati i tamponi eseguiti e quanti e quali dispositivi di protezione individuale siano stati consegnati al personale medico e sanitario. Senza conoscere e ragionare su questi dati non ĆØ possibile parlare di fase 2 se non, come sta facendo questo governo regionale, navigando a vista e facendo finta che le criticitĆ vissute non siano piĆ¹ importanti o che, peggio, possano essere diventate trascurabiliā conclude il capogruppo Pd.
Paolucci dovrebbe prima di tutto autointerrogarsi lui sui danni procurati alla sanitĆ abruzzese dal suo assessorato!!!!!!!! Da che pulpito arriva la predica!