I SINDACI DEL CENTRO ABRUZZO UNITI CON SULMONA NELLA BATTAGLIA CONTRO L’ASL

Non è solo il sindaco di Sulmona nella battaglia contro la Asl e a favore del territorio. Infatti diciannove sindaci della Valle Peligna, Valle Subequana e Valle Sagittario, fanno quadrato intorno al sindaco di Sulmona Annamaria Casini e, a tutela del territorio, hanno inviato una nota congiunta ai vertici della Asl1, protestando per il mancato accordo da parte della Azienda Sanitaria per l’utilizzo di “Villa Gioia” come struttura nel territorio del centro Abruzzo, individuata dalla Protezione Civile Regionale per ricoverare i pazienti Covid-19 locali, dimessi dagli ospedali. I sindaci, sottoscrivendo la nota, inviata oggi dal sindaco Casini, hanno chiesto, inoltre, la necessità di consolidare i servizi territoriali, sotto il profilo organizzativo e della disponibilità delle risorse umane, per migliorare la diagnosi e il monitoraggio dei pazienti positivi Covid in quarantena domiciliare o in sorveglianza attiva, viste le carenze riscontrate fino ad ora, da mettere tra l’altro in relazione al grande impegno che questo territorio ha dovuto e continua ad affrontare per il focolaio della Casa di Cura San Raffaele, il più importante della provincia.“Il nostro territorio non può continuare ad essere umiliato ed è per questo che le istituzioni più vicine ai cittadini stanno facendo fronte comune dimostrando anche in questa emergenza il grande senso di responsabilità a difesa delle proprie comunità. Ringrazio i sindaci che stanno affrontando tutti insieme con me questa difficile situazione. La nostra è una voce unica che chiede un riequilibrio territoriale  ed un’equa ripartizione  delle strutture individuate nelle  diverse aree della nostra provincia – precisa Casini – La grave emergenza che stiamo affrontando avrebbe dovuto indurre tutte le istituzioni a lavorare per un maggior riequilibrio territoriale dell’offerta sanitaria e, proprio perchè la scelta di cui stiamo parlando ha, di certo, un’ importanza di portata minore rispetto ad altre che dovranno necessariamente essere fatte, sarebbe stata un primo segno di questa nuova apertura ai territori ed alle loro esigenze”. “Le diverse aree della nostra regione e della nostra provincia devono  essere dotate di pari dignità ed essere coinvolte nella ripartizione delle risorse come nella valorizzazione del  relativo contributo, che in questo caso è stato tra l’altro richiesto dalla Asl stessa – continua il sindaco -Inoltre è importante l’attenzione che viene data al malato che, in questo caso, dopo aver affrontato un difficile ed incerto percorso terapeutico avrebbe avuto tutto il diritto di finire la convalescenza in sicurezza, seppur in isolamento, nel proprio territorio”. “Noi sindaci chiediamo che l’Azienda rivaluti la determinazione assunta in favore della conclusione dell’iter amministrativo avviato lo scorso 31 marzo, siglando l’accordo per la gestione della struttura individuata. Ricordiamo che la richiesta di individuare una struttura nel territorio peligno era stata fatta nel Comitato Ristretto dei sindaci il 29 marzo, regolarmente verbalizzato, dal manager della Asl1 Roberto Testa, a cui seguì il sopralluogo effettuato dalla Protezione Civile Regionale, conferendo assenso e accogliendo l’adesione della proprietà, tanto che il proprietario stesso si attivò subito apportando i necessari intereventi al fine di consentire la migliore accoglienza dei pazienti, assumendone anche gli oneri” concludono i diciannove sindaci.