105 CANDELINE PER NONNA RITA
Le cronache si erano occupate di lei sette anni fa quando, una sera di febbraio, la Polfer aveva sorpreso questa arzilla vecchietta di 98 anni che si aggirava nellāatrio della stazione di Pescara con una sportina in mano; da un controllo erano spuntate dalla sportina, nascoste tra gli stracci, banconote per circa 21 mila euro.Ā āSono i miei risparmi, li porto sempre con me per paura che me li rubino, stavo solo facendo una passeggiataā.Ā Svanito il sospetto che lāanziana signora potesse essere un ignaro corriere di traffici illeciti, gli agentiĀ non avevano potuto constatare altro che trovarsi di fronte ad una storia di ordinaria solitudine. Vedova, senza piĆ¹ figli, dopo una vita da colf in una famiglia pescarese la donna viveva in un misero appartamentoĀ e rifiutava con diffidenza ogni tipo di aiuto. Ieri haĀ compiuto 105 anni nonna Rita; dopo quellāepisodio, seguita dai servizi sociali, questa donna ancora piene di energie ĆØ stata affidata dal tribunale allāamministratore di sostegno AlessandraĀ De Febis, avvocato pescarese giĆ Ā impegnato in problematiche sociali come il bullismo sui minori, il cyber bullismo e la violenza sulle donne.Ā Da quattro anni nonna Rita ĆØ ospite nella Residenza Protetta āIl Giardinoā di Popoli, amorevolmente assistita dal personale; qui, in tempi di pandemia, si respira comunque unāaria felice: āAbbiamo impedito lāaccesso dallāesterno a chiunque ben prima dei provvedimenti sul lock downāĀ Riferisce la direzione della struttura āe con lo stesso anticipo abbiamo praticato un centinaio di tamponi alla totalitĆ degli ospiti e del personale, tutti risultati negativi al Covid-19; nel frattempo teniamo alta la guardia e proseguiamo con lāadozione diĀ protocolli anti-contagio finora risultati efficaci.ā.Ā E quando chiediamo se nonna Rita o gli altri ospiti soffrano per lāattuale stato di isolamento non possiamo che prendere atto di realtĆ a molte persone tanto distanti:Ā āLe nuove generazioni si trovano di fronte ad un fenomeno per loro assolutamente nuovo, fatto di privazioni che mai avrebbero immaginato;Ā i nostri ospiti, quelli piĆ¹ vigili, hanno un altro punto di vista, ci raccontano delle persecuzioni, dei bombardamenti del ā43, della miseria. Ne hanno passate tante, e sono convinti che passerĆ anche questaā.Ā