IL LIBRAIO DI NOTTE RIAPRE A METÀ MA VINCE IN EUROPA

Nonostante il nuovo decreto governativo del 10 aprile permetta a librerie e cartolerie di riaprire al pubblico durante questo periodo di chiusure quasi totali per emergenza Covid-19, “Il Libraio di notte” di Popoli riapre solo parzialmente i battenti. 
Il decreto riconosce al libro di essere un bene essenziale, necessario come il pane e i generi alimentari, ma i piccoli spazi del Libraio di notte gli permetteranno di aprire solo come punto di ritiro. Il lato negativo dunque di essere una piccola bottega che non permette al Libraio di rispettare il distanziamento sociale richiesto dalla normativa e rispedisce la libreria tra le cose belle ma che possono aspettar.
“Il locale è troppo piccolo per far sì che vengano rispettato tutte le disposizioni necessarie alla riapertura”, spiega Paolo Fiorucci alias Libraio di notte, “Per adesso aprirò solo un paio di giorni a settimana soltanto come punto di ritiro, ma non sarà possibile entrare in libreria né maneggiare e sfogliare libri”. Oltre a questa parziale buona notizia, c’è un’altra cosa che fa felice il Libraio di notte: la vittoria in un bando europeo, tra 22 proposte, del progetto “Officina Manuzio – I mestieri del libro” presentato con l’Associazione HARP Heritage Art Research Project. Si tratta di un corso rivolto agli abitanti delle aree interne abruzzesi, con lo scopo di fornire ai partecipanti conoscenze e competenze per entrare nel mondo dell’editoria, e favorire collaborazioni di lavoro anche a distanza e avviando un processo partecipativo con la comunità residente per la creazione di un’officina editoriale.
“Un altro piccolo passo nel cammino intrapreso quasi due anni fa sulla strada dei piccoli borghi”, spiega Fiorucci, “Ho aspettato un mese per parlarne, intorno le cose stavano cambiando, e ora che sono cambiate so che in futuro cambieranno più del solito. Sono le idee a restare, salde, è da lì che bisogna ripartire”.
L’idea è nata una sera d’inverno a Fontecchio (AQ), quando il Libraio di Notte, Paolo Fiorucci, si è riunito con l’Associazione HARP Heritage Art Research Project, Aps, Valeria Pica, Sabrina Ciancone e Riccardo Condò e si sono inventati “Officina Manuzio – I mestieri del libro”. “I primi giorni di marzo l’associazione Abrussels Asbl, associazione degli abruzzesi a Bruxelles, ci ha comunicato che il nostro progetto è stato selezionato come vincitore assoluto fra le ventidue proposte ricevute nell’ambito del bando europeo “RilanciAmo”, conclude Fiorucci emozionato, “Si parte, quindi. Non sappiamo ancora bene come, ma si parte. Promesso”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *