DICIASSETTE ANNI FA LA TRAGEDIA DI ARMIDA MISERERE, IL SUO RICORDO SUI SOCIAL
L’emergenza sanitaria non consente celebrazioni di commemorazione ma oggi Armida Miserere, direttore del penitenziario sulmonese, non viene dimenticata a diciassette anni dalla sua tragica fine. Era il giorno del venerdi santo del 2003, quel 19 aprile, quando il direttore Miserere, venne rinvenuta senza vita. Le indagini accertarono che si era trattato di un suicidio. Un caso che aprì una ferita non solo nella famiglia e nell’ambiente di lavoro ma in tutta la città, lasciando ovunque un ricordo indelebile di donna forte, coraggiosa, onesta. Oggi sui social sono tanti i post di ricordo e attestati di stima e di affetto di quanti l’hanno conosciuta, lavorando al suo fianco o incontrandola in occasione di impegni istituzionali. Nel 2013 con il film “Come il vento” Marco Simon Puccioni ripercorse le tappe dell’esistenza e della carriera della direttrice fino al tragico epilogo della sua vita. Una storia che ancor oggi è in parte avvolta da mistero e che suscitò l’interesse anche di giornalisti come Cristina Zagaria con l’appassionante libro “Miserere. Vita e morte di Armida Miserere, servitrice dello Stato”.