PROVINCIA SEMPRE PIU’ POVERA, LA RICETTA DEL SINDACO DI NAVELLI

Davanti allo spopolamento delle aree interne, che colpisce gravemente la provincia aquilana, c’è chi come il sindaco di Navelli, Paolo Federico, che non si ferma all’analisi e lancia proposte a beneficio di un rilancio delle aree interne, oggi vicine al collasso. Tra le proposte fatte al governo regionale dal sindaco di Navelli ci sono la riduzione dei costi delle utenze come spese per affitto, gas, luce ed acqua alle giovani coppie con figli residenti nei comuni della Provincia. L’incentivo a servizi per la prima infanzia anche realizzando piccoli nuclei di babisitteraggio specifici per le coppie con figli. Sgravi a vantaggio delle famiglie alle prese con anziani non autosufficienti o con problematiche legate all’età potenziando la rete dei servizi sociali e incentivando le pratiche di buon vicinato che prevedano, tra l’altro, anche la preparazione dei pasti. Risorse da reperire e offrire alle giovani coppie con figli piccoli in modo da aiutarle a compensare i costi per viaggi e spostamenti che incidono sui residenti dei paesi lontani dai grandi centri urbani. La revisione della normativa sulle scuole magari riducendo il numero minimo di alunni per classi per sostenere i piccoli plessi ancora in attività. Potenziamento del  trasporto locale con autobus navetta più efficienti ed adatti al territorio che possano arrivare a servire anche i centri minori. Sostegno ai presìdi sanitari della zona aumentando la presenza degli specialisti. Inoltre, si potrebbe anche pensare ad un piano di investimenti specifici legati alla rivalutazione delle abitazioni, ad incentivare il turismo e alla creazione di lavoro partendo dalle specificità dei singoli territori. “Sono convinto – sottolinea Federico – che la politica deve puntare si azioni pratiche e mirate che possano portare, o quantomeno a sperare di avere, dei risultati per invertire la tendenza allo spopolamento. Come amministratori”, conclude, “abbiamo il compito d’impegnarci in questa direzione sin da ora poiché  tra qualche anno potrebbe essere troppo tardi. Per questi motivi è necessario smetterla di fare chiacchiere vuote e prendere subito delle iniziative per fare della nostra regione un esempio di efficacia che sia da stimolo per tutta la nazione”.