NON PASSA LA SFIDUCIA, IL SINDACO CASINI RESTA IN SELLA
La mozione di sfiducia non passa, raccogliendo in aula consiliare sette voti e non i nove richiesti per essere approvata. Sei i voti a sostegno invece del sindaco Annamaria Casini, che tira un sospiro di sollievo e che al momento del voto si è astenuta, come del resto il presidente del Consiglio comunale, Katia Di Marzio, sia per il suo ruolo super partes, sia per preservare da eventuali mozioni di sfiducia la sua presidenza. A sorpresa si è pronunciato a favore della mozione di sfiducia Bruno Di Masci, che ha ribadito la convizione che la consiliatura sia arrivata al capolinea. E’ stato questo voto, che lascia l’amaro in bocca alla minoranza ma non solleva molto nemmeno gli animi nella maggioranza, l’epilogo di un dibattito assai acceso. Momenti di alta tensione si sono infatti vissuti a più riprese in aula, in particolare quando è esploso lo scontro tra il sindaco e il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Elisabetta Bianchi. Il presidente Di Marzio è stata addirittura costretta a sospendere la seduta, ripresa dopo cinque minuti di pausa, per placare le tensioni. Il sindaco, replicando alle bordate insistenti venute da Bianchi, ha risposto definendola “consigliere abusiva” per il fatto che bocciata dagli elettori, come candidato sindaco di Forza Italia, è entrata in Consiglio per effetto dell’apparentamento con il candidato sindaco Di Masci. Clima surriscaldato anche tra i consiglieri Andrea Ramunno e Fabio Pingue. Nè poteva mancare un breve battibecco tra Di Masci e Roberta Salvati. La gran parte dei consiglieri però nel dibattito si è avvitata sul senso della mozione di sfiducia e sui motivi per i quali la minoranza ha preferito questa strada alle dimissioni dei consiglieri, rifiutando l’appello lanciato da Di Masci, che probabilmente avrebbe portato alla fine anticipata della consiliatura. Se per la minoranza la mozione è servita a chiarire comunque le posizioni di ogni consigliere e gruppo riguardo alla neonata giunta e all’accordo rinnovato tra una parte degli ex Pd e i gerosolimiani e sulle reali motivazioni della crisi, secondo Tirabassi da far risalire al concorso per le assunzioni di nuovi agenti di Polizia locale, per la maggioranza invece la mozione è stata solo strumentale ad evitare nuove elezioni subito, perchè alla fin fine ognuno si è fatto i propri calcoli e non certo a beneficio della città ma valutando solo interessi elettorali. Poco invece si è discusso dei problemi cittadini che restano aperti, salvo in qualche intervento. Spesso molti consiglieri, utilizzando i tempi a disposizione, hanno ripetuto più volte gli stessi concetti, nulla aggiungendo di nuovo e di interessante ai fini del dibattito. Prima della conclusione della seduta è stata formalizzata invece la costituzione in Consiglio del gruppo di Fratelli d’Italia composto da Mauro Tirabassi ed Elisabetta Bianchi. Molti i lettori di ReteAbruzzo.com che si sono collegati al sito del quotidiano per seguire in diretta la seduta di Consiglio comunale.