“SINDACATO, AMBIENTE, SVILUPPO”: LE ORIGINI DELLA RISERVA GENZANA E DEL SISTEMA DEI PARCHI
L’istituzione nel 1996 della riserva naturale regionale abruzzese del Monte Genzana – Alto Gizio rappresentò il compimento di una lunga stagione di impegno della Cgil e dell’associazionismo ambientalista dell’Abruzzo per fare della tutela ambientale un’opportunità di sviluppo delle aree interne, soprattutto attraverso la creazione di un ampio sistema di aree protette. La storia dei parchi abruzzesi e della riserva naturale regionale del Monte Genzana Alto Gizio è ripercorsa, con dovizia di documenti e particolare attenzione al suo significato e ai suoi promotori, nel libro di Luigi Piccioni. Il volume, “Sindacato, ambiente, sviluppo”, curato in collaborazione con Mimì D’Aurora, che è stato tra gli esponenti e leader più in vista della Cgil peligna e poi abruzzese, sarà presentato domani, 19 febbraio, alle 17, nella sede della Cgil di Sulmona, in vico del Vecchio. Con l’autore e Mimì D’Aurora, interverranno Lucio Zazzara, presidente del Parco Maiella, Francesco Marrelli, segretario generale Cgil L’Aquila, Giovanni Cialone, Italia Nostra L’Aquila con Giorgio Boscagli, Dario Febbo, Gianni Melilla e Massimo Pellegrini. Coordinerà l’incontro il giornalista Franco Avallone. Nel libro si sottolinea come la Cgil Abruzzo seppe non solo individuare una strategia sindacale radicalmente innovativa, ma fu in grado anche di ritagliarsi un ruolo significativo nella battaglia nazionale per l’approvazione della legge quadro sulle aree protette, la 394 del 1991. Il volume ricostruisce da un lato la genesi di questo originale e pionieristico percorso di sviluppo sostenibile – unico in Italia – nelle elaborazioni dell’Ente Parco nazionale d’Abruzzo, a partire dal 1969, e della Camera del lavoro di Sulmona a partire dal 1978, e da un altro lato i caratteri di una vertenza locale come quella del Genzana, esemplare sia dal punto di vista degli obiettivi e dei metodi di lotta, sia da quello della costruzione delle alleanze politiche e istituzionali. Le prefazioni al volume sono di Gianna Fracassi e Fulco Pratesi.