DONNA MORTA IN CASA DELL’AMICA, IL GIP CHIEDE INDAGINI SU CHI L’HA SOCCORSA

Si era sentita male mentre si trovava a casa di un’amica e nonostante la richiesta di soccorso, il personale del 118 è arrivato a Cantone dopo oltre un’ora trovando la donna ormai priva di vita. Per due volte la procura che sulla tragica vicenda ha aperto un fascicolo, ha chiesto l’archiviazione e per due volte il giudice per le indagini preliminari l’ha respinta. L’ultima il 13 febbraio scorso con il Gip Marco Billi che ha ordinato alla procura di individuare e di iscrivere nel registro delle notizie di reato, i nomi di tutti gli operatori del 118 intervenuti in soccorso di Celestina Pacella morta all’età di 45 anni a seguito di un malore il 21 febbraio del 2016 nella casa dell’amica a Cantone. Lo riporta oggi il quotidiano Il Centro in un articolo a firma di CLAUDIO LATTANZIO. Nella sua ordinanza il gip rileva che, nonostante ulteriori indagini il contrasto tra il consulente tecnico del pubblico ministero e il consulente tecnico della famiglia della deceduta, sia rimasto inalterato. E che, al momento, “non apparendo chiara e univocamente accertata la causa del decesso di Celestina Pacella, non è possibile escludere la sostenibilità dell’accusa in un eventuale dibattimento nei confronti degli operatori del 118 intervenuti per prestare soccorso alla donna”. Il gip Billi, sostiene infatti che per consentire agli operatori del 118 l’esercizio di diritto di difesa nelle successive indagini che la procura andrà a eseguire in modo da chiarire definitivamente l’esatta causa del decesso ed eventuali profili di colpa nella tempistica dei soccorsi prestati, è necessario che siano tutti identificati. I fatti fanno riferiment, come detto, alla domenica del 21 febbraio del 2016 quando Celestina ha decise di recarsi a casa dell’amica che da poco aveva partorito. Mentre parlavano tra loro del lieto evento e di progetti per il futuro, Celestina ha avvertito forti fitte allo stomaco. Prima è stato chiamato il fratello della donna e poi l’ambulanza e la guardia medica. Il medico, arrivato dopo mezzora, si è reso subito conto della gravità della situazione e a quel punto lo stesso medico di guardia ha chiamato il 118, per accelerare i soccorsi. Dal racconto dei familiari e dell’amica è emerso che l’ambulanza sarebbe arrivata a Cantone dopo circa un’ora. E al loro arrivo i medici hanno potuto solo constatarne il decesso.