MINORANZA: LA MOZIONE DI SFIDUCIA PERCHE’ SI FACCIA CHIAREZZA SULLA CRISI

A chi avesse ancora dubbi e perplessità sul significato della mozione di sfiducia al sindaco Annamaria Casini, che sarà discussa in aula consiliare il prossimo 19 febbraio, la minoranza, che vede uniti centrodestra, Italia Viva e Sbic, ripete che questa mozione sarà occasione per un confronto a viso aperto e al cospetto di tutta la cittadinanza sulla crisi di questi ultimi venti giorni, risolta venerdì scorso con una nuova intesa tra i civici gerosolimiani e gli ex Pd, dai quali però si è dissociato Di Masci. “Senza nutrire grandi aspettative ascolteremo su quali prospettive si è ricomposta questa maggioranza e verificheremo se di nuovo sarà somministrato l’elenco dei problemi di questa città irrisolti per incapacità amministrativa e politica” sostiene la minoranza, ricordando che il sindaco ha dovuto subire anche questa volta la nomina di assessori imposti da ordini di scuderia, come Salvatore Zavarella e Stefano Mariani. La minoranza, che ha preferito la sfiducia alle dimissioni, tenendo di fatto in vita la consiliatura, esprime comunque sia, “la speranza di farla finita con una politica del ricatto che ha messo in ostaggio un’intera città”.