MAFIA DEI PASCOLI, IL NODO IN COMMISSIONE GARANZIA DEL COMUNE DELL’AQUILA

Resta di attualità il tema scottante della mafia dei pascoli, che imperversa ormai anche in Abruzzo. Non più fatto lontano, di altre regioni, nè fatto da sottovalutare. Ad illustrare la torbida realtà che si muove intorno alla mafia dei pascoli sarà oggi la professoressa Lina Calandra, docente di Geografia del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Aquila, che verrà sentita dalla commissione di Garanzia del Comune del capoluogo abruzzese. In una serie di inchieste e interviste, fatte dalla docente, tra il 2017 e il 2019, in territori interessati dall’inquietante fenomeno, sono stati raccolti dati assai interessanti, da non poter passare inosservati. Nelle interviste agricoltori e allevatori dell’Aquilano hanno parlato espressamente di minacce più o meno velate, di furti di bestiame, della presenza sempre più massiccia, di società che arrivano da fuori regione, dall’Italia settentrionale come dal Meridione, affittano i pascoli a peso d’oro, dove poi vengono portati animali talvolta malati, quasi sempre abbandonati a se stessi. Come pure gli intervistati hanno raccontato di ‘strani’ avvicinamenti da parte di compaesani, che da un giorno all’altro scoprono la passione per l’allevamento del bestiame, e vogliono acquistare pecore e vitelli, acquistati da misteriose società per azioni. L’audizione della docente universitaria si è resa necessaria perchè anche il territorio dell’Aquila è investito dal fenomeno. La seduta della commissione, convocata dal presidente Giustino Masciocco, ha all’ordine del giorno infatti la verifica della delibera di giunta comunale del 2 settembre 2019 con la quale vengono concessi, annualmente, i pascoli del demanio di uso civico.