CARTOLINA DI POMPEO AL RISTORANTE CALDORA: VOGLIO TORNARE IN PAESE E ALLA BUONA CUCINA
Si era complimentato con i cuochi, non appena alzatosi da tavola, a conclusione del pranzo nel ristorante di Pacentro dove insieme alla moglie nel giorno della visita alla casa dei suoi avi. E’ rimasto talmente soddisfatto di aver gustato le sagnette ricce con la ricotta di capra che promise a Carmine Caldora, proprietario dell’omonimo ristorante, che sarebbe tornato a trovarlo. “Pagò con la sua carta di credito personale e pensavo che la ricevuta con la firma del segretario di Stato americano Mike Pompeo fosse un bel ricordo da conservare. Non avrei mai pensato che un uomo importante come Pompeo si ricordasse di me anche una volta tornato negli Stati Uniti. E quando ho visto quella cartolina di auguri con la foto della sua famiglia sono rimasto piacevolmente sorpreso dal fatto che uno degli uomini più potenti del mondo si sia ricordato di me e del pranzo consumato a Pacentro”. Nel corso della sua visita a Pacentro nell’ottobre scorso il segretario di Stato Pompeo ha mangiato su un tavolo per due insieme alla moglie Susan. Il menu era stato preparato con sagnette ricce, ricotta di capra e guanciale e pappardelle ai funghi porcini. Per secondo la marchigiana alla brace e arrosticini di pecora e verdure miste; per dessert pizza dolce abruzzese con cantucci e crostata di ricotta. Il tutto accompagnato da vino Cerasuolo e Montepulciano Presidium. Per finire Ratafià e cantucci. Un pranzo preparato esclusivamente con i prodotti del territorio dove sono nati i suoi bisnonni. Un pranzo che è stato il miglior biglietto da visita di un paese che Pompeo vuole tornare a visitare ma che in queste settimane è stato al centro delle cronache di mezzo mondo per le polemiche litigando sulla concessione o meno della cittadinanza onoraria allo stesso Pompeo.