I GIORNI DELLA PRIGIONIA NEI LAGER NELLE LETTERE DI UN DEPORTATO DI ANVERSA

In una valigia di legno, tra documenti e fotografie, ha ritrovato le lettere inviate dal padre prigioniero in campi di lavoro nazisti in Germania. Quelle lettere, testimonianza e memoria di un tempo che ha segnato nel profondo la Storia, sono adesso racchiuse in un libro. “Dedicato a mio padre” è il libro pubblicato da Tonio Fusco, originario di Anversa degli Abruzzi, per condividere la memoria e la sostanza di quelle lettere. Il padre, Mario, militare a Pinerolo nei giorni successivi all’armistizio dell’otto settembre 1943, venne deportato in campo di lavoro in Germania per aver rifiutato di collaborare con la Repubblica sociale di Mussolini. Dalla prigionia scrive alla moglie Pasqualina lettere colme di fede e di speranza, tacendo alla sposa le sofferenze e privazioni patite ed anzi facendole coraggio che presto potranno di nuovo vivere insieme. Addirittura, per tranquillizzarla, le scrive facendole credere di mangiare benissimo e di disporre anche di orari di svago e divertimento. In quel periodo peraltro Mario diventa papà. Infatti il 5 aprile 1944 la moglie ha dato alla luce la figlia Rosita. Un nome dato alla neonata in ricordo di una sua nipote scomparsa nel 1942, appena dodicenne e che le appare in sogno più volte, durante la prigionia, ad incoraggiarlo e ad infondergli speranza. Ma Mario saprà del lieto evento solo un anno dopo, al suo ritorno a casa. Più tardi quando il conflitto mondiale sarà finito, in attesa di tornare dalla Germania, finalmente, libero da controlli e censure, potrà scrivere lettere narrando le sofferenze, le umiliazioni e i maltrattamenti sopportati ad opera dei militari nazisti e ricorderà con commozione alcuni compagni di prigionia, i suoi compaesani Emidio Ranalli e Tonino Ricci ed un tale Di Cesare di Pratola Peligna. Il 25 luglio 1945 comincia il viaggio di Mario Fusco verso casa, dove tornerà il 6 agosto. Una storia quella di Mario Fusco, narrata dal figlio con amore commosso e in modo genuino, senza indulgere ad alcuna retorica, come esempio di una fede incrollabile coltivata ogni giorno nel campo, nonostante le dure sofferenze patite, fino al riscatto della libertà ritrovata. E proprio domani, giornata della memoria, nell’aula consiliare del Comune di Pescara, a Tonio Fusco residente nel capoluogo adriatico, sarà consegnata una medaglia d’onore in memoria del padre Mario.