ECCO PERCHE’ IL DIVIETO DI TRANSITO AI MEZZI PESANTI SUL VIADOTTO CERRANO A14
“‘Le stampelle’ con cui รจ stato costruito il viadotto hanno subito spostamenti tali da rendere le superfici contrapposte, in corrispondenza della mezzeria, schiacciate l’una sull’altra…”, mentre in “corrispondenza delle pile… sono presenti degli spostamenti in profonditร dell’ordine di sette centimetrรฌ”. E’ uno dei passaggi del documento con cui il gip di Avellino,ย Fabrizio Ciccone, nel provvedimento che dispone il “divieto assoluto di transito” ai mezzi pesanti sul viadotto Cerrano dell’A14, tra Pescara Nord e Pineto. A riportarlo รจ il quotidiano “La Repubblica”. Esiste una situazione di “criticitร ” della struttura, accertata con un sopralluogo giร nel 2018, che ha portato alla decisione di limitarne il traffico. Il provvedimento emesso nel dicembre 2018, successivo a quello di sequestro dei new jersey, cita
una nota che l’Ufficio ispettivo territoriale di Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva inviato alla Direzione VII Tronco diย Autostrade per l’Italia.Nella nota, come precisa il provvedimento del giudice, “si segnala ‘la presenza di un fenomeno di gravitazione che interessa i pendii in cui รจ ubicato il viadotto’, il quale sta creando ‘all’interno delle strutture e delle fondazioni uno stato di coazione per il quale sono state prodotte adeguate e circostanziate verifiche globali che dimostrino la capacitร del sistema strutturale di resistere”.ย “Pertanto – prosegue il provvedimento – non avendo la Societร Autostrade fornito ‘valutazioni documentate e rassicuranti sul raggiungimento di adeguati standard di sicurezza’, si impone necessariamente, ad avviso dell’Uit di Roma, l’applicazione di una restrizione della transitabilitร dell’opera, consistente nel divieto di transito per i veicoli con massa superiore a 35 quintali in entrambe le carreggiate’, intervento di contenimento dei rischi connessi alla circolazione stradale, “da attuarsi fino a quando non sarร dimostrata l’ottemperanza al raggiungimento degli standard normativi”.