MAGRO BILANCIO DELLE ATTIVITA’ DEL CONSIGLIO COMUNALE, DENUNCIA DEL CONSIGLIERE BIANCHI

E’ un bilancio “avvilente e impietoso” quello che è emerso dall’esito di un’interpellanza presentata dal consigliere comunale Elisabetta Bianchi sull’attività svolta dal Consiglio comunale e dalle commissioni consiliari. “Risulta infatti che l’attività delle commissioni permanenti nell’amministrazione Casini, presiedute dai consiglieri della maggioranza storica del sindaco Casini, compresa quella della Cultura rimasta comunque a Roberta Salvati nonostante il suo ultimo passaggio alla minoranza, è ridotta al varo di atti indispensabili in sede deliberante e consultiva, mentre risulta inesistente la funzione redigente” spiega Bianchi. Ed ecco i dati. La prima commissione Finanza e Bilancio si è riunita nell’anno 2016 in tre sedute, negli anni 2017 e 2018 in otto sedute mentre nell’anno 2019 in undici sedute; la commissione II Welfare si è riunita nel 2016 due volte, nel 2017 tre volte, nel 2018 zero volte e nel 2019 due volte; la commissione III Territorio e servizi si è riunita nel 2016 in tre sedute, nel 2017 in nove sedute, nel 2018 in tre sedute e nel 2019 in cinque sedute; la IV commissione Turismo e Cultura si è riunita nel 2016 due volte, nel 2017 due volte, nel 2018 e 2019 zero volte; la V commissione Sviluppo economico si è invece riunita nell’anno 2016 tre volte, nell’anno 2017 una volta, nell’anno 2018 due volte e nell’anno 2019 zero volte. “La scarsa frequenza delle sedute è dovuta al fatto che è inesistente la sana e proficua discussione all’interno del Consiglio e dei gruppi politici circa il contributo da adottare nei relativi ambiti di azione che vede egemonica la chiusura della maggioranza a qualsivoglia contributo dei gruppi di minoranza, financo sugli emendamenti al bilancio” osserva Bianchi. “È peraltro assente l’attività della conferenza dei presidenti delle Commissioni coordinata dal presidente del Consiglio.Anche l’attività della Commissione Politiche sanitarie, quest’ultima presieduta dal sindaco Casini, non registra da tempo attività” precisa il consigliere. “A seguito di questa condotta, nonostante la specifica richiesta in Consiglio, il sindaco non ha ancora delineato il contenuto, rimasto ignoto ai consiglieri comunali, dell’atto di programmazione della Asl che il direttore generale Roberto Testa ha presentato al comitato ristretto dei sindaci – conclude Bianchi – in questa grave inerzia degli organi istituzionali si staglia la figura di un sindaco autoreferenziale e solitario dagli oscuri contenuti programmatori e d’indirizzo nelle articolazioni sovracomunali in cui viene chiamato a sedere con la compiacenza del Consiglio comunale ostaggio della sua pigrizia”.