APPUNTI DI NATALE

di Giuliana Susi


“Il Natale, nella sua genuina semplicità, ci ricorda che ciò che veramente conta nella vita è l’amore”. Sono le parole di Papa Francesco in un passaggio di un videomessaggio di qualche giorno fa. Emblematiche, a nostro avviso, perché non c’è parola altra che possa coagulare il senso del Natale.  Quel dantesco “amor che move il sole e l’altre stelle” è la chiave di volta, che fa realizzare quanto effimera sia la frenesia di una quotidianità natalizia stracolma di corse,  impegni, obblighi, piaceri e convenzioni sociali da tour de force. Di fare, di apparire, di celebrare l’amore e di sembrare felici a tutti i costi. Perché è Natale. Senza riuscire a guardarsi intorno, per davvero. Scrollandosi di dosso ansia e stress. Inutili. Gli eccessivi stimoli di questo periodo di festa e la  convinzione che si debba essere buoni e solidali per forza, la nostalgia di persone care che non ci sono più con un senso di solitudine e vuoto, che rendono paradossalmente quasi inadeguati in un’atmosfera da luci e sbrilluccicanti e alberi di Natale, possono creare quello che viene chiamato “Christmas Blues”: un malessere misto di malinconia, irritabilità e malumore, come riporta un recente articolo di Vanity Fair. Come se ne esce? Forse semplicemente allentando la presa, pensando che in fondo il Natale è soprattutto la festa dei bambini, tra magie, ingenue illusioni e la libertà di poter essere inconsapevolmente felici. Emblematica di questo Natale 2019 è la geniale opera che porta la firma di Bansky, il quale è riuscito a trasferire nell’arte il vero spirito natalizio, dove speranza e fantasia si fondono in poesia e un clochard diventa Babbo Natale volando trainato da una slitta. E lo straordinario video fa emozionare il mondo. Significativo e geniale. Se è vero che nelle piccole cose c’è l’immenso, perché per emozionarsi basta poco e se, come scriveva Trilussa, tutto sommato la felicità è una piccola cosa, allora l’augurio di Natale è una somma di tante piccole cose soprattutto per coloro che non hanno nulla e nessuno, affinchè sia Natale sempre, ma ancor di più per chi non ha ancora compreso  quanto importante sia il rispetto per gli altri, siano essi re o mendicanti, immigrati, lavoratori, amici o nemici. “O è Natale tutti i giorni” recitava una canzone “o non è Natale mai”.

Buon Natale.