INTRODACQUA, LA MINORANZA: ILLEGITTIMI GLI ACCERTAMENTI IMU 2014

Accertamenti Imu del Comune di Introdacqua illegittimi nel 2014. Ad avanzare questo sospetto, in aula consiliare, sono stati i rappresentanti del gruppo di minoranza Salvatore Esposito e Livio Susi, nel corso della discussione riguardante le variazioni al bilancio di previsione finanziario 2019/2020. “Inoltre, la maggioranza, senza alcuna motivazione, ha inteso incrementare le voci di bilancio riferite allā€™Imu ed allā€™addizionale comunale IRPEF, determinate precedentemente dal Commissario, ed aumentare la spesa a favore della societĆ  che si occupa della gestione dei tributi” aggiungono i consiglieri di minoranza.ā€œPer ragioni di correttezza e trasparenza e, per la doverosa azione di controllo amministrativo, abbiamo rappresentato ā€œchiaramenteā€ il tutto in sede consiliare e, successivamente richiesto il Decreto di nomina ā€œdirigenzialeā€ al sindaco ed al segretario comunale.Ā Inoltre, abbiamo proposto una soluzione per rimuovere lā€™illegittimitĆ ” precisano Esposito e Susi, ricordando al sindaco e all’amministrazione comunale che “se non dovessero intervenire tempestivamente non solo si potrebbe ravvisare una responsabilitĆ  patrimoniale, ma cosa piĆ¹ grave, potrebbe essere messo a rischio il piano di riequilibrio deliberato dal Commissario, che giĆ  prevede ā€œlacrime e sangueā€ per i cittadini e i cui effetti saranno chiari a tutti con il pagamento dellā€™IMU e della TASI nei prossimi giorni e, agli inizi del prossimo anno con la trattenuta su stipendi e pensione dellā€™addizionale IRPEF, per i dodici mesi precedenti.Ā In estrema sintesi, se dovessero arrivare in Comune, nei 60 giorni dalla notifica degli accertamenti, ricorsi da parte dei cittadini, sarebbero tutti da accogliere, annullando le ā€œcartelleā€ notificate ai contribuenti.Ā Si ribadisce che, ci sono ancora i tempi ed i modi per ā€œsistemare un pasticcioā€ che potrebbe arrecare gravi ammanchi nelle casse comunali che, per usare un eufemismo, sono giĆ  in – non buone – condizioni.Con estrema chiarezza e trasparenza, che non si dica poi, con abili giochi di parole e sotterfugi politici ā€œnon sapevamo e nessuno ci aveva informati di questa situazioneā€. In sostanza la minoranza ritiene cheĀ il decreto-delibera di nomina del funzionario legittimato a firmare gli accertamenti, non ĆØ stato pubblicato sullā€™albo pretorio on line del Comune e, anche dopo una formale richiesta al sindaco e segretario, depositata il 29 novembre scorso, comunicata anche al Prefetto dellā€™Aquila tale provvedimento sia, allo stato, ancora ā€œirreperibileā€. “In particolare, se tutto dovesse essere confermato, dal periodo compreso dal 1Ā° gennaio al 30 giugno 2019, si ribadisce, salvo decreti non pubblicati non forniti in sede consiliare e non ancora consegnati, chi ha firmato gli accertamenti non aveva lā€™incarico necessario per legge e, per il Regolamento del Comune.Qualora ciĆ² dovesse riscontrarsi, si rappresenta che, tutti gli atti a firma del medesimo funzionario, nel primo semestre 2019, risulterebbero ā€œillegittimiā€, compreso lo stesso incarico fornito alla SocietĆ  che ha elaborato gli accertamenti tributari. Per la minoranza nel dubbio gli amministratori, per prudenza, dovrebbero riformulare tutto, a tutela dell’ente e nel rispetto delle norme. Ora spetta all’amministrazione fornire ogni chiarimento richiesto.