CONTINUA LO SCONTRO TRA LA MINORANZA E GEROSOLIMO
Continua lo scontro tra i consiglieri di minoranza a palazzo S.Francesco e l’ex consigliere regionale Andrea Gerosolimo. Secondo Maurizio Balassone, Francesco Perrotta, Fabio Pingue, Roberta Salvati e Mauro Tirabassi, (con la dissociazione questa volta di Elisabetta Bianchi) Gerosolimo, nella sua replica di domenica scorsa,Ā “ĆØ riuscito a superarsi glissando completamente sugli argomenti nel merito dei quali era stato invitato ad interloquire e ha distribuito, senza alcuna abilitĆ e con toni palesemente patetici, giudizi gratuiti sul nostro conto prima di ripiegare suĀ un atteggiamento vittimistico che la dice lunga sulle sue attitudini di guida politica”. “Innanzitutto, non ĆØ affatto vero che alcuni di noi siano stati eletti āgrazie alla coalizioneā che sosteneva il sindaco Casini – dicono i cinque consiglieri – ĆØ circostanza di fatto, riscontrabile anche dalle menti poco aduse al ragionamento, che le liste dalle quali sono risultati eletti i consiglieri Pingue, Tirabassi e Salvati si siano rivelate determinanti per la vittoria elettorale di Annamaria Casini”. “Con riferimento alle censure rivolte in ordine alle nostre capacitĆ di amministratori, ci dica Gerosolimo, in venti anni di attivitĆ politica, un solo atto,Ā oltre allāattivismo profuso per lo scioglimento dei Consigli Comunali (e la destabilizzazione esercitata sull’amministrazione regionale) che sia stato realizzato per sua iniziativa o che rechi la sua firma.Ā A memoria dāuomo, non si ha notizia di un suo intervento in consiglio comunale, in consiglio provinciale e in consiglio regionale: ha brillato solo per assenza e impreparazione, totalmente impegnato in sotterfugi e giochi di potere” accusano i cinque. “Stupisce, perĆ², lāimmagineĀ di sĆ© che Gerosolimo tenta sfrontatamente di accreditare: un uomo lontano dai giochi della politica (da mesi non partecipa a riunioni), che vive una dimensione totalmente proiettata ai sacri valori del focolare domestico (la famiglia e il lavoro), una sorta di mansueto agnellino vittima dell’odio e dellāinvidia.
Il quadretto che Gerosolimo tenta di ritagliarsi non suscitaĀ ilaritĆ , fa semplicemente scompisciare, per la innumerevole sequela di bugie che ĆØ riuscito ad inanellare (a meno che la lunga consuetudine con la dissimulazioneĀ non l’abbia assuefatto al punto tale da riuscire a mentire pure a se’ stesso)” continuano i cinque consiglieri, chiamando di nuovo in causa l’ex consigliere regionale su voci che vorrebbero giĆ pronto un cartello elettorale per le prossime amministrative insieme a Bruno Di Masci ed altre personalitĆ della politica cittadina. “Questa minoranza non ha nessuna intenzione di andare in soccorso del sindaco; chiede soltanto che la maggioranza si assuma le sue responsabilitĆ , dichiari il proprio fallimento ed agisca di conseguenza” concludono Balassone, Perrotta, Pingue, Salvati e Tirabassi, restando in attesa degli sviluppi della situazione. Un attendismo che non allontana ma semmai rafforza il dubbio sulla volontĆ effettiva di porre fine alla consiliatura, se l’esperienza dell’amministrazione Casini ĆØ da archiviare. E anche su questo particolare, non certo trascurabile, andrebbe detta la veritĆ ai cittadini, che chiedono chiarezza e onestĆ a tutti, nessuno escluso. Se poi vengono espresse riserve e dure critiche sull’operato dell’ex consigliere regionale Gerosolimo bisognerebbe chiarire come mai nelle elezioni del 2016 tre dei cinque consiglieri si unirono all’allora consigliere regionale in un’alleanza che portĆ² alla vittoria il candidato sindaco Annamaria Casini.