CASTEL DI SANGRO, PRONTO SOCCORSO A RISCHIO SALVATO DA MEDICO SULMONESE

E’ stato un gesto di responsabilità professionale e sensibilità umana quello del dottore Paolo Leombruni, medico sulmonese, a scongiurare la chiusura del Pronto soccorso nell’ospedale di Castel di Sangro. La Asl aveva autorizzato Leombruni a fare turni nel Pronto soccorso del capoluogo sangrino. Ma da gennaio scorso ad oggi, undici mesi, l’Asl non ha pagato al medico la retribuzione. Da qui l’intenzione del dottor Leombruni di chiedere di essere esonerato dal servizio, mettendo a rischio l’attività stessa del Pronto soccorso, tenendo conto di un organico assai ridotto, con tre persone, tra medici e infermieri costretti a turni massacranti. Ma alla fine, sollecitato anche dall’Asl, che ha assicurato l’adempimento di quanto dovuto al medico, Leombruni ha deciso di tornare in servizio, salvando il Pronto soccorso dell’ospedale di Castel di Sangro e sperando che l’Asl mantenga l’impegno preso.