SANITA’, IL PD RILANCIA LA PROPOSTA DELLE AREE FUNZIONALI
“Si attivi il sindaco di Sulmona per ripristinare con immediatezza il tavolo per la coesione territoriale, istituito con la passata amministrazione Ranalli. Solleciti con forza, insieme ai sindaci del territorio, le due consigliere regionali, Marianna Scoccia e Antonietta La Porta, a promuovere un apposito disegno di legge regionale per il recepimento della proposta dell’Università D’Annunzio sulla costituzione delle sette Aree Funzionali che, per Sulmona ed il Centro Abruzzo, al momento, rappresenta la sola via utile per rivendicare una “Sanità migliore e più equa”. A lanciare l’appello al sindaco Annamaria Casini è il circolo sulmonese del Pd, che ripropone il modello delle sette aree funzionali, per imprimere una svolta al Centro Abruzzo, sempre più in crisi. “Il dibattito politico, a tratti confuso e disarticolato, che si sta sviluppando in Abruzzo attorno alla sanità del futuro, con particolare riguardo alla riorganizzazione della rete ospedaliera, non può ritenersi soddisfacente per le aspettative di Sulmona e dell’intero territorio peligno – spiega il Pd – tra annunci e smentite, non ci sembra di poter individuare una strategia adeguata, nonostante le specificità presenti in questa parte rilevante di territorio dell’Abruzzo interno”. “Per questa ragione, nell’ottica di fornire un contributo propositivo, il Partito Democratico rilancia la propria proposta avanzata con l’apposito convegno promosso già nell’autunno del 2017 per un diverso metodo della programmazione regionale, quindi sanitaria, capace di esaltare le peculiarità delle 7 Aree Funzionali Urbane. Studio presentato dal Dipartimento di Urbanistica dell’Università di Pescara che aveva individuato sistemi territoriali gravitanti sulle città medie che ben rappresentano la struttura policentrica del territorio abruzzese” sottolineano i dem, riportando quanto all’epoca dichiararono il professore Mascarucci, dell’Università di Chieti-Pescara e l’economista Ronci, nel convegno: “Il territorio Peligno e l’intero Centro Abruzzo possono tornare a sperare di essere riconsiderati una “Area Urbana Funzionale” e Sulmona tornare ad essere la Città Media di Riferimento per la fornitura di servizi essenziali (Polo di Attrazione). Queste riconsiderazioni, gioco forza, dovranno tra l’altro comportare un ripensamento sulla riorganizzazione dei servizi ospedalieri regionali che dovrà prevedere anche a Sulmona un Ospedale DEA di 1° livello a servizio dell’Area Urbana Funzionale”.