CROLLO DEL TETTO DEL PALAZZETTO DELLO SPORT INTRODACQUA, A NOVEMBRE SI DECIDE LA SORTE DEGLI OTTO IMPUTATI

Deciderà il Gup del Tribunale di Sulmona, Giorgio Di Benedetto, a novembre prossimo se rinviare a giudizio o pronunciare sentenza di non luogo a procedere per gli otto imputati che ieri si sono presentati in Tribunale per l’udienza preliminare sul crollo del tetto del Palazzetto dello sport di Introdacqua. La Procura della Repubblica di Sulmona con l’incidente probatorio ha cristallizzato le singole responsabilità. Il Pm aveva conferito l’incarico anche al perito del tribunale, l’ingegnere Savino L’Erario, per la nuova indagine ricognitiva e le verifiche tecnico-peritali volte ad accertare le responsabilità del crollo. L’esito delle verifiche e le risultanze dell’incidente probatorio sono ora al vaglio del Gup che ha fissato per il prossimo 13 novembre l’udienza preliminare decisiva, nel corso della quale, dovrà  decidere se prosciogliere o mandare a processo gli imputati.  Il crollo del tetto del Palazzetto dello Sport risale al 10 febbraio 2012. Un caso che ora vede complessivamente otto imputati di cui sette di loro, tecnici e responsabili della ditta esecutrice, per il crollo e una, l’ex sindaco Giuseppe Giammarco, per abuso d’ufficio. La Procura aveva notificato inizialmente nove avvisi di garanzia, indagando anche l’ex sindaco, Terenzio Di Censo. E’ stato il Gip a stralciare la sua posizione e a disporre l’archiviazione. Il palazzetto venne realizzato negli anni Novanta, con un costo di quasi un milione di euro, stanziati dalla Regione. Per tanti anni quella struttura restò inutilizzata, fino al 2008 quando fu inaugurato, utilizzato finalmente da scuole cittadine e associazioni sportive. Il crollo del tetto avvenne nella notte del 10 febbraio 2012 in seguito ad un’abbondante nevicata. Solo la sera precedente una squadra di calcio locale si era allenata nel palazzetto, rischiando di finire sotto il tetto pericolante. Subito dopo il crollo la Procura aprì un’inchiesta sollecitata soprattutto dall’allora sindaco Giuseppe Giammarco. Nell’aprile del 2016 s’interessò della vicenda anche una troupe di “Striscia la notizia”, sollecitata dagli stessi consiglieri di minoranza. Da quel momento, anche grazie all’insediamento del nuovo procuratore Giuseppe Bellelli, l’inchiesta ha subito un ulteriore impulso.