PESCASSEROLI, INAUGURATO IMPIANTO DI DEPURAZIONE

Dopo vicissitudini burocratiche lunghe 8 anni e 6 mesi di lavori, è stato inaugurato il depuratore di Pescasseroli, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. L’inaugurazione questa mattina alla presenza del Commissario Straordinario Unico per la Depurazione Enrico Rolle, assieme al Vicepresidente della Regione Emanuele Imprudente, le consigliere regionali Marianna Scoccia e Antonietta La Porta e al presidente della Saca, la società che gestisce il ciclo integrato delle acque per conto dei Comuni interessati, Luigi di Loreto oltre a tutte le istituzioni coinvolte. Presenti anche i sindaci di Pescasseroli Luigi La Cesa e di Opi Berardino Antonio Paglia, il Parco Nazionale con il vicepresidente Augusto Barile e il responsabile del Servizio Tecnico Andrea Gennai, l’EGATO Peligno con il Direttore Corrado Rossi, il Presidente della provincia di L’Aquila Angelo Caruso, l’ERSI con il Presidente Daniela Valenza e il Direttore Generale Tommaso Di Biase, il RUP Mario Dari Salisburgo e il Direttore dei lavori Alessandro Pacchiarotti. Il nuovo impianto arriverà a servire, nei periodi di maggiore presenza turistica, oltre dodicimila abitanti, le presenze massime stimate tra i Comuni di Pescasseroli e Opi, consentendo di migliorare la qualità delle acque del fiume Sangro e del lago di Barrea che proprio grazie al nuovo depuratore è stato dichiarato balneabile.La realizzazione del depuratore consentirà l’uscita dell’agglomerato di Pescasseroli dalla procedura d’infrazione comunitaria 85/13, riferita agli scarichi di acque reflue urbane in aree sensibili, per cui l’Italia è stata condannata dalla Corte di Giustizia Europea. I lavori, per un valore complessivo di 4,1 milioni di euro, sono stati realizzati in un contesto naturale estremamente delicato, protetto dal punto di vista ambientale e paesaggistico, a oltre mille metri sul livello del mare: per questo motivo sono state adottate tutte le migliori soluzioni per minimizzare l’impatto ambientale. L’impianto si sviluppa quasi del tutto al coperto, dunque con un impatto limitato sul paesaggio della piana. Quale misura di mitigazione ambientale e paesaggistica.
La tecnologia utilizzata è quella di bio-trattamento a membrana: i reflui, dopo i passaggi preliminari e l’ossidazione, vengono sottoposti a ultrafiltrazione con membrane che consentono l’abbattimento di tutti gli inquinanti. Questa tecnica consente anche di ridurre i volumi del comparto biologico, quindi anche gli spazi degli impianti stessi.
Il depuratore si dota di due linee, una per le acque nere e l’altra per le acque meteoriche, consentendo il rilascio nel Sangro di acque di alta qualità, con caratteristiche notevolmente inferiori ai valori limite previsti dalle norme di settore. E’ stato progettato per funzionare in maniera modulare rispetto al carico, trattandosi di località scelte da migliaia di turisti specie nelle stagioni invernali ed estive, ma anche nei fine settimana nel corso dell’anno, con conseguenti punte di presenze e di carico da depurare.  Due impianti di sollevamento addurranno entro fine 2019 all’impianto anche i liquami provenienti da Opi.  Attenzione è stata riservata anche al controllo degli odori, con il trattamento dell’aria proveniente dalla linea fanghi e dai pretrattamenti.  
Assieme alla struttura commissariale, i soggetti istituzionalmente coinvolti sono stati la Regione Abruzzo, l’ARTA, la Provincia di L’Aquila, il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, i Comuni di Pescasseroli e Opi, l’EGATO Peligno, l’ERSI, la Soprintendenza Archeologica, la stazione appaltante e soggetto gestore SACA, la Fondazione Sipari di Pescasseroli proprietaria dell’area. I lavori sono stati realizzati dalla ditta Guido Ricci in soli sei mesi ma arrivano al traguardo dopo otto lunghi anni di contenziosi e ricorsi giudiziari e due procedimenti di infrazione UE.  Grande soddisfazione per il completamento dell’opera è stata espressa dal presidente SACA, Di Loreto. “Prima di arrivare a questo importante traguardo” – afferma – “ci sono stati momenti difficili, ma se siamo riusciti ad arrivare al completamento di questa grande  opera è stato perché c’era la convinzione che stessimo facendo una cosa importante per il territorio, un territorio che merita la nostra massima attenzione, perché uno dei più belli d’Abruzzo e  d’Italia, nonché uno dei motori economici dell’intera Regione. Per questo ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per rendere possibile la realizzazione e la messa in funzione di questo impianto”. Tra questi, in prima linea, il commissario Rolli. “Con questo importante risultato” – ha affermato – “il Commissario stesso acquista maggiori funzioni. Con il decreto sbloccacantieri, le mie competenze  vengono estese a tutte le procedure di infrazione  nel settore delle acque reflue urbane; vuol dire che il commissario che finora ha lavorato su cento agglomerati,  ora dovrà lavorare su mille agglomerati. Raggiungere buoni risultati ci dà forza per affrontate tute le difficoltà, difficoltà che in questo caso, insieme alla SACA, sono state risolte ottimamente. Il depuratore di Pescasseroli” – conclude – “può essere considerato un esempio a livello nazionale di alta tecnologia a servizio dell’ambiente. Con la realizzazione di quest’opera si esce dalla procedura di infrazione e la comunità di Pescasseroli non subirà dunque conseguenze economiche legate a questa procedura” . Il vicepresidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente ha voluto rivolgere il suo ringraziamento in primo luogo alle maestranze che hanno lavorato al depuratore. “In soli sei mesi si è fatta l’opera” – ha affermato – “in dieci anni le carte. Questo è quello che nel nostro Paese deve cambiare e tutto  quanti lavoreremo per far fare all’Italia questo salto di qualità. Quella di oggi è una giornata di festa per Pescasseroli, presto lo sarà anche per Opi, per la realizzazione di un’opera che si inserisce perfettamente nel territorio della Regione Abruzzo, la regione verde dei Parchi. Il completamento di questo impianto di depurazione rappresenta un modello, non solo nella funzionalità ma in termini di collaborazione tra tutti i soggetti  coinvolti nella sua realizzazione, modello che cercheremo di esportare in tutta la Regione”. 

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