CANI E AGGRESSIONI, CONTROLLI PIU’ SERRATI DELLE GUARDIE ZOOFILE

“Sarà più serrata la vigilanza sulla tenuta dei cani nel territorio comunale, da parte delle guardie zoofile, dopo i casi sempre più numerosi di aggressioni degli ultimi tempi e aumenteremo i controlli per quanti conducono a passeggio i cani, anche di grossa taglia, senza rispettare le norme”. Ad annunciare il giro di vite estivo sui proprietari di cani è il comandante delle Guardie Zoofile, Venanzio D’Alessandro. “Ci sono delle regole per condurre i cani a passeggio e devo essere rispettate – spiega D’Alessandro – come ogni legge vigente”. A partire dalla legge 320 del 1954 sulla tenuta dei cani, la quale stabilisce che i cani devono essere condotti al guinzaglio e bisogna avere sempre al seguito la museruola, discendono poi modifiche al regolamento comunale, sempre partendo dalla base della legge statale. “Fino al 31 dicembre 2017 esisteva un lista di razze canine giudicate pericolose tra cui anche il rottweiler, il pit bull ed il bulldog americano. Questa lista però – chiarisce il comandante – ha scatenato le polemiche non solo dell’associazione dei Veterinari, i quali hanno dichiarato che la correlazione tra alcune razze canine e la pericolosità è scientificamente infondata, ma anche degli animalisti che chiedevano risposte sui criteri per cui una razza venisse giudicata pericolosa o no”.  Dal 1 gennaio 2018 non esiste perciò alcuna lista di razze più pericolose di altre ma sono trattate tutte allo stesso modo cioè tutte vengono reputate potenzialmente pericolose. Le norme fanno riferimento all’ordinanza del 6 agosto del 2013 del Ministero della Salute e stabiliscono che i cani debbano essere sempre condotti al guinzaglio lungo massimo 1,50 metri, il proprietario del cane deve avere sempre con se la museruola, raccogliere le deiezioni e dimostrare di conoscere sia le norme vigenti sia le caratteristiche fisiche del proprio cane. Inoltre, per i cani di media e grossa taglia, è obbligatorio l’uso della museruola in luoghi o in manifestazioni aperte al pubblico se non sono condotti al guinzaglio. “Non si può rispondere alle guardie zoofile ‘il mio cane è buono’; – commenta D’Alessandro – il cane è come l’uomo, reagisce a seconda della situazione in cui si trova. Per esempio meno di un mese fa un Chihuahua, che normalmente non viene visto come un cane pericoloso, ha morso una signora che tentava di accarezzarlo. Chiaramente il danno è rapportato alla taglia dell’animale, ma questo serve a far capire che tutti i cani sono potenzialmente pericolosi. La popolazione va educata alla corretta tenuta del cane, poiché alcuni possono diventare un’arma”. In caso di violazioni delle norme vigenti le guardie zoofile interverranno con delle sanzioni pecuniarie. “Stiamo realizzando delle locandine in modo da far conoscere a tutti le norme sulla corretta tenuta e conduzione dei cani” conclude D’Alessandro, rimarcando ancora una volta l’importanza di conoscere le norme vigenti affinché non avvengano nuove aggressioni.

Lorenzo Marsicola