TORNA DAL CANADA CON FIGLI, NUORE E NIPOTI E INVITA A CENA TUTTA VALLELARGA

Torna dal Canada insieme ai figli e nipoti e invita a cena tutta la frazione. E’ accaduto ieri a Vallelarga dove ĆØ stata festa grande per Angelo Federico, originario della frazione tra Pettorano sul Gizio e Sulmona. L’italo-canadese per la prima volta ĆØ riuscito a riportare a casa tutti i figli, le nuore e i nipoti. In tutto quattordici persone e per festeggiare questo avvenimento, unico nel suo genere, ha invitato tutti i residenti nella piazza di Vallelarga per una conviviale. Gli invitati hanno gustato un antipasto a base di prodotti locali, due primi, pasta fredda, Ā pasta con pesto e pomodoro, lasagna e timballo all’abruzzese e porchetta preparata secondo l ricetta abruzzese. Tutto innaffiato da Trebbiano e Montepulciano. Centocinquanta sono stati gli invitati. A Vallelarga la maggior parte dei residenti porta il cognome Federico, tanto che anche una zona della frazione si chiama Masserie Federico. Angelo Federico ĆØ partito per Hamilton da ragazzo, subito dopo aver ultimato le scuole medie, insieme agli zii.Ā Ha studiato in Canada. Laureatosi e diventato professore di matematica ha insegnato nelle scuole superiori canadesi. E’sposato e ha tre figli e sei nipoti. Ad accompagnare il gruppo ĆØ stata una donna che ha fatto da interprete, perchĆ© l’unico a parlare la lingua italiana ĆØ Angelo Federico. Ogni familiare ha indossato una maglietta con la scritta Federico Fest Italy e la cartina d’Italia. In piazza si ĆØ ballato fino a mezzanotte con piano bar e canzoni della tradizione italiana e abruzzese. Nel corso della serata il professore di matematica ha preso la parola per ringraziare tutti i presenti, commuovendosi fino alle lacrime, per essere riuscito a portare in Italia tutti i familiari, la maggior parte dei quali ĆØ cresciuta in Canada, in una volta sola. “Era un mio sogno far conoscere la mia terra ai nipoti – ha detto Angelo Federico – loro l’hanno conosciuta solo attraverso i miei racconti e in questo modo hanno potuto vedere con i loro occhi una realtĆ  che finora era solo nella loro fantasia”.