SINDACATI: LE “PROMOZIONI” DEI FUNZIONARI NON SONO PRIORITA’ PER IL COMUNE DI SULMONA

Se sulle progressioni economiche orizzontali (Peo) l’assemblea dei dipendenti comunali è filata liscia, non altrettanto calmo è stato il clima nell’aula consiliare di palazzo S.Francesco quando si è arrivati al nodo delle posizioni organizzative. Tra alcuni funzionari del Comune e i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil è stata subito tensione. In particolare i funzionari hanno protestato con i sindacati ricordando che da cinque anni non vengono attribuite le posizioni organizzative indispensabili per restituire piena operatività agli uffici comunali, considerando che attualmente tutto è rimesso alle decisioni di soli tre dirigenti e i funzionari sono quindi costretti a sforzi quotidiani per garantire il funzionamento della macchina amministrativa, che comunque finisce per mostrare tutti i suoi limiti. Come sanno bene cittadini e amministratori. “Non siamo contrari assolutamente alle assegnazioni di posizioni organizzative purché siano funzionali al miglioramento dei servizi comunali” ha precisato Antony Pasqualone, segretario provinciale della Cgil-Funzione pubblica. “E’ peraltro indispensabile avviare un confronto con l’amministrazione comunale, che dovrà indicare criteri e pesatura delle posizioni organizzative – ha spiegato Pasqualone – in sostanza bisogna indicare quali siano le finalità di tali attribuzioni e quali sono i loro costi e dove prendere i soldi per le posizioni organizzative”. Le Apo in ballo sono una decina. Ma il sindacato ne vorrebbe un numero ridotto. “In un’assemblea dei dipendenti di un anno e mezzo fa, quando già si parlava di posizioni organizzative, si decise una scaletta di priorità nella quale ai primi posti figuravano le progressioni economiche orizzontali, di cui abbiamo riparlato oggi e le specifiche responsabilità che in fondo sono un surrogato delle posizioni organizzative”. Anche perché i sindacati non vogliono che le posizioni organizzative arrivino, senza precise finalità, senza una programmazione vera e propria sulla quale far lavorare la macchina comunale. Sarebbero altrimenti una sorta di premialità anche clientelare per i favoriti di questo o quell’amministratore comunale ma senza un compito ben chiaro e finalizzato a migliorare la macchina burocratica.