VIA AL RESTAURO DELLA STAZIONE DI INTRODACQUA CHE DIVENTERÀ MUSEO
Una stazione in completo abbandono. Escrementi, erbacce e immondizia da ogni parte, muri cadenti, porte e finestre divelte. Una fine indecorosa quella di uno dei simboli della storia del Dopoguerra della Valle Peligna. Dalla stazione di Introdacqua partirono centinaia e centinaia di uomini e donne, con la classica valigia di cartone dove oltre a quei pochi indumenti racchiudevano il sogno di una vita migliore. Il sogno di un lavoro che potesse garantirgli un futuro più dignitoso per loro e per le loro famiglie. È proprio dalla stazione di Introdacqua che partì nel 1910 Pascal D’Angelo, il poeta della pala e del piccone, forse il simbolo che più incarna ciò che è stata l’emigrazione regionale abruzzese. Ora, su iniziativa dell’amministratore delegato di RFI, il sulmonese Maurizio Gentile, la stazione di Introdacqua tornerà al suo antico splendore. Rete Ferroviaria Italiana proprietaria della linea Sulmona Carpinone e di tutte le stazioni, i caselli dislocati lungo la ferrovia, ne ha deciso il restauro totale. I lavori di ripulitura dell’area sono iniziati in questi giorni da parte della ditta CM Service che si occuperà anche della ristrutturazione dell’intera struttura. Il fabbricato si sviluppa su due piani: il piano terra che ospitava la sala d’attesa e i locali del capostazione, mentre al piano superiore ci sono le stanze che venivano utilizzate dal personale in servizio. A pochi metri dall’edificio centrale c’è un’altra piccola struttura utilizzata per lo scalo merci. Terminato il restauro che andrà avanti fino alla fine dell’anno, è intenzione di RFI di lanciare un concorso di idee per fare in modo che la stazione di Introdacqua diventi un punto di riferimento e un polo d’attrazione che possa sviluppare, attraverso la memoria e la storia della ferrovia, turismo ed economia. La stazione di Introdacqua è la prima fermata della linea ferroviaria Sulmona-Carpinone, che dopo essere stata chiusa perché considerato un ramo secco per le ferrovie italiane, sta rivivendo una seconda giovinezza con la Transiberiana d’Abruzzo, il treno d’epoca che ogni settimana trasporta sulla linea considerata una delle più belle e spettacolari d’Italia, centinaia di viaggiatori che arrivano da ogni parte della Penisola e non solo. Un progetto quindi che potrebbe coinvolgere, l’associazione Le Rotaie che organizza i viaggi sulla Transiberiana, i Comuni di Sulmona e Introdacqua e la storica fabbrica di confetti Mario Pelino con il suo museo, unico nel suo genere, distante solo pochi metri dalla stazione di Introdacqua. E tutti quanti avranno voglia di fare qualcosa per uno dei luoghi più significativi della storia della Valle Peligna del secolo scorso.