LE TIPICITA’ GASTRONOMICHE DEL CENTRO ABRUZZO VIAGGIANO SULLA TRANSIBERIANA GRAZIE A SLOW FOOD

Un viaggio in treno d’epoca per riscoprire paesaggi incontaminati e i suggestivi centri dell’Abruzzo interno, unendo al fascino dei paesaggi naturali i sapori dei prodotti tipici della gastronomia nostrana. E’ stata una giornata intensa, purtroppo caratterizzata dalla pioggia che ha accompagnato l’intero viaggio, quella organizzata dalla Condotta di Slow Food Abruzzo, presieduta da Eliodoro D’Orazio e dall’associazione Le Rotaie, che durante tutto l’anno promuove viaggi in treni d’epoca per valorizzare una linea chiusa dal 2011, puntando ad una sua valorizzazione turistica. Partendo questa mattina alle 9 da Sulmona la Transiberiana d’Italia ĆØ salita fino a Roccaraso, tornando a valle nel tardo pomeriggio. A Palena la prima fermata, con degustazione della ventricina del Vastese e dell’olio di Intosso. Altra sosta a Roccaraso, con salumi e prodotti caseari dell’Alto Sangro e di Anversa degli Abruzzi presentati dall’Istituto Alberghiero. A Campo di Giove il momento culminante con tagliatelle e cavatelli gustati con fagioli, tutti di produzione locale. Poi il ritorno con ultima sosta a Pettorano, per la merenda a base di ciambelle al miele. Oltre quattrocento i viaggiatori, provenienti da ogni parte d’Italia, soprattutto romani, napoletani, pugliesi e marchigiani e dall’estero, tra i quali un gruppo di una sessantina di polacchi e un piccolo gruppo di brasiliani. Ad animare il viaggio il gruppo di musica popolare abruzzese, I Lupi della Maiella. “L’abbinamento turismo lento e cibo lento funziona perchĆ© viaggiando in carrozza dove ci sono piĆ¹ persone si riesce a dialogare e socializzare, cosa che si sta perdendo sempre piĆ¹ nell’epoca dei social, giocando con le parole – ha detto Eliodoro D’Orazio – quindi raccontare, come abbiamo fatto noi, sui vari vagoni, i nostri progetti di Slow Food e quello piĆ¹ importante dei PresƬdi e con gli amici dell’associazione Le Rotaie che raccontano cosa fanno per mantenere in vita questi treni”.