BAMBOLE GONFIABILI NEL CARCERE, SECCO NO DELLA UIL PENITENZIARI

“Impraticabile e stravagante”: così Mauro Nardella, segretario Cst-Uil Adriatica Gran Sasso, definisce la proposta avanzata sulla possibilità di introdurre bambole sexy nelle carceri italiane, pur di rendere possibile il sesso in carcere. “La proposta è difficile da fare accettare agli stessi detenuti – continua il sindacalista – non so a chi vengano certe idee ma spero tanto si tratti di una fake news”. Per Nardella “pensare che in un istituto di pena come Sulmona o L’Aquila o Avezzano possa essere fatto passare un concetto del genere” lo tocca come uomo prima ancora che come poliziotto penitenziario. “Dare un significato a tutti i costi al sesso facendo ricorso perfino a surrogati di donna non credo rappresenti un buon al proprio io, figuriamoci in riferimento al trattamento penitenziario” aggiunge Nardella. “Non ne ho certezza perché non vivo nella mente dei detenuti tuttavia il tempo passato all’interno degli istituti di pena italiani mi porta a pensare che gli stessi detenuti non si direbbero favorevoli e non credo che rappresenterebbe un bene per loro farsi osservare durante un amplesso con un fantoccio di gomma, visto che è costante la vigilanza degli operatori carcerari” conclude il sindacalista.