DANNI DAI CINGHIALI, AGRICOLTORE OCCUPA LA SEDE DELLA COLDIRETTI (video)

Sono danni per decine di migliaia di euro fatti dagli animali selvatici, cervi e cinghiali soprattutto, alle coltivazioni e i risarcimenti pagati dalla Regione sono magri. Un’ingiustizia che da anni penalizza migliaia di agricoltori in tutto Abruzzo, mettendo in ginocchio numerose aziende del comparto agricolo e dell’allevamento. E’ per dare voce alla protesta di agricoltori e allevatori che questa mattina Adriano Marrama, titolare di un’azienda agricola di Vittorito, ha occupato la sede della Coldiretti di Sulmona, nelle vicinanze della villa comunale. ā€œOccupo pacificamente la sede della coldiretti perchĆ© le organizzazioni di categoria sostengano la battaglia a difesa di nostri sacrosanti diritti eĀ perchĆ© la Regione dia risposta alle nostre legittime proteste” ha spiegato Marrama. ā€œA fronte di un danno di ventinovemila euro per le colture distrutte da cervi e cinghiali la Regione fa sapere che a titolo di semplice aiuto mi darĆ  solo settemila euroā€ ha precisato Marrama. ā€œE’ un’elemosina umiliante che non risarcisce praticamente nulla dei danni che subiamo ed ora siamo stanchi di avere solo bricioleā€ ha aggiunto l’agricoltore. Tutto parte da una delibera della giunta regionale, la numero 762 del 2017, che stabilisce le somme da destinare ad agricoltori e allevatori che hanno subito danni seguendo i criteri stabiliti dalla legge regionale 10 del 2003. Stando a quanto fissato da questa legge il danno sarĆ  risarcito solo per il 22% del suo ammontare totale. Migliaia di agricoltori e allevatori dovranno dividersi tra loro 2 milioni e 300mila euro, per danni dai costi enormemente piĆ¹ elevati. ā€œUn’ingiustizia che va a sommarsi ad un’altra iniquitĆ  ā€“ ha ripreso Marrama ā€“ noi fuori dell’area del Parco Maiella possiamo essere risarciti solo per una percentuale esigua, invece gli agricoltori che hanno aziende entro i confini del Parco vengono risarciti al cento per cento del danno, pur essendo rimasti in pochi, ĆØ davvero scandalosoā€. Al danno subito per il raccolto andato perso ad opera dell’invasione di cinghiali e cervi, vanno poi ad aggiungersi le spese per la semina, per il fitto dei terreni, per il gasolio che fa camminare le macchine agricole. ā€œCervi e cinghiali divorano e distruggono tutto, dalle vigne ai foraggi, dai cereali alle patate e ai fagioli, non risparmiano nullaā€ ha detto Domenico Forgione di Prezza. ā€œIo allevo anche ovini e ho problemi anche per l’imperversare in zona di orsi e di lupi ā€“ ha sottolineato ā€“ se continuo a subire incursioni e danni sarĆ² costretto a chiudere l’azienda, non so come farĆ² poi per tirare avanti, eppure davanti alle nostre rimostranze notiamo sempre molta indifferenzaā€. L’occupazione della sede Coldiretti continuerĆ  ma intanto giĆ  per la prossima settimana agricoltori e allevatori stanno preparando un’assemblea. ā€œTutti insieme valuteremo le azioni da mettere in campo per svegliare la politica regionale e risolvere questi gravi problemi che stanno diventando insopportabiliā€ ha concluso Marrama, che giĆ  per il 3 giugno prossimo ha fissato un appuntamento con l’assessore regionale all’Agricoltura, Emanuele Imprudente.