PRATOLA, SCUOLA D’INFANZIA TRASFERITA A PRATELLE: INTERVIENE IL PREFETTO

Su rischi e disagi dei locali che ospitano la scuola dell’infanzia di Pratola, a Pratelle, interviene il Prefetto. Con una lettera recapitata anche ai genitori che hanno presentato un esposto sulla condizione dei locali, che non sarebbero adeguati ad ospitare la scuola dell’infanzia, il Prefetto chiede informazioni al sindaco di Pratola, Antonella Di Nino e all’ufficio Prevenzione e Sicurezza dell’Asl. Nell’esposto, che nel marzo scorso venne inviato anche alla Procura e ai carabinieri di Pratola i genitori rilevavano Ā cheĀ ā€œil percorso da compiere per arrivare fino alla scuola ĆØ particolarmente pericoloso in quanto per accedere nel piazzale adibito anche a parcheggio di un ristorante, bisogna attraversare la strada provinciale di accesso allā€™autostrada caratterizzata da elevata densitĆ  di traffico, soprattutto di mezzi pesanti in entrambi i sensi di marcia, e priva di passaggi pedonali e di segnaletica stradale prescritti in prossimitĆ  di edifici scolasticiā€. Inoltre i genitori facevano osservare che lā€™edificio ĆØ raggiungibile solo nel senso di marcia opposto a quello che costeggia la cittadina con grave inquinamento sia ambientale che acustico dovuto allā€™alta densitĆ  del traffico. ā€œLā€™unico ingresso della scuola ĆØ quello che si affaccia sul parcheggio – ĆØ scritto ancora nellā€™esposto – con evidente pericolo per i bambini. Mentre le aule sono prive di finestre apribili e per giunta da oltre una decina di giorni, una delle classi della scuola, a causa della rottura di una vetrata, ĆØ costretta a condividere lo spazio con unā€™altra classeā€. I genitori avanzano forti perplessitĆ  anche riguardo alla prevenzione sismica in quanto i corridoi di accesso alle aule non sarebbero abbastanza spaziosi in caso di unā€™eventuale evacuazione. ā€œLā€™edificio non ha spazi allā€™aperto per portare i bambini fuori – conclude lā€™esposto – per cui ĆØ facile immaginare il caldo che nei prossimi mesi saranno costretti a sopportare sia i bambini che gli insegnantiā€.