AFFONDA NEL DEGRADO L’AREA DELL’EX EUROPA PARK HOTEL (video)
Affonda nel degrado l’immobile che fino a qualche anno fa ospitava l’Europa Park Hotel, tra gli alberghi all’avanguardia e di maggior prestigio a Sulmona e nel comprensorio peligno, durante gli anni Ottanta. Oggi quell’immobile ospita un centro accoglienza, con sessanta immigrati, gestito dalla cooperativa Nuovi Orizzonti Sociali. L’interno dell’albergo ĆØ sicuramente tenuto in maniera decorosa, pulito e ordinato. Come pure nella parte prospiciente la piscina c’ĆØ la sede dei giocatori di burraco, ben custodita. Ma lo stesso non puĆ² dirsi per l’area esterna all’edificio. Impressionante l’immagine degradata della piscina, invasa da erbacce e rifiuti e con diverse suppellettili distrutte e malridotte. Anche la vegetazione appare in condizioni di totale abbandono, con alberi e siepi ormai da anni senza minima manutenzione, cresciuti disordinatamente. La sporcizia ĆØ sparsa dappertutto mentre l’area della piscina ĆØ diventata regno di rane, scarafaggi, topi e ricettacolo di rifiuti. In pessimo stato anche il bar che un tempo era a servizio della piscina e della discoteca all’aperto. Come pure vasi per le piante rovesciati e ridotti in cocci e altri oggetti abbandonati ovunque completano il quadro desolante dell’area esterna dell’ex hotel. Ma la sorte del vecchio hotel e dell’area intorno, dopo una decina di anni di totale abbandono e degrado assoluto, potrebbe cambiare. Infatti ĆØ di questi giorni la notizia che la conferenza dei servizi cui hanno preso parte un gruppo di imprenditori marsicani e il Comune di Sulmona avrebbe rilasciato il nulla osta per la realizzazione in quel sito di una casa di cura per anziani affetti da Alzheimer. I tempi della burocrazia, gli ostacoli da superare, i nodi da sciogliere per dare il via libera al progetto hanno tenuto tutto bloccato, dal 2009 ad oggi. Adesso sarĆ competenza della ripartizione Urbanistica del Comune il rilascio delle autorizzazioni, consentendo l’avvio del progetto. La struttura disporrebbe di circa 80 posti letto, con assistenza qualificata di una ventina di operatori. L’investimento per la realizzazione della casa di cura, stando almeno a primissime valutazioni, si aggirerebbe sui cinque milioni di euro.