PUNTO NASCITA, VA VIA IL GINECOLOGO. IL SINDACO A REGIONE E ASL: ABBIATE IL CORAGGIO DI SCELTE CHIARE E TEMPESTIVE

Va via il ginecologo dottor Gianluca Di Luigi dall’ospedale di Sulmona, per prendere servizio nell’ospedale di Vasto dal prossimo 16 aprile e il sindaco di Sulmona Annamaria Casini lancia un forte appello alla Regione e alla Asl1 ā€œAbbiate il coraggio di fare scelte chiare e tempestive per la salvaguardia del reparto di Ostetricia e Ginecologia che rischia la chiusura a causa del depauperamento del personale. La sanitĆ  peligna deve essere prioritĆ  contro mortificazione del centro Abruzzoā€ dice il sindaco.Ā “La mancata autorizzazione stralcio al Piano fabbisogno assunzionale 2019 da parte della Regione richiesta dalla Asl, per consentire di agire subito sulla dotazione di personale del Punto Nascita nellā€™ospedale di Sulmona con lā€™assunzione di un medico, rischia di aggravare la situazione del reparto e di renderne tardivo qualunque successivo intervento regionale o governativo di salvaguardia. Lā€™assunzione del ginecologo, dr. Di Luigi, in unā€™altra Asl, il prossimo pensionamento della dottoressa Recanati, le limitazioni di servizio di altro personale e di conseguenza la mancata turnazione, che deriverebbe dalla carenza di organico, allontanerĆ  sempre piĆ¹ il reparto da quegli standard di sicurezza che il ministero richiede per il suo mantenimento nell’ospedale di Sulmona. E di fatto ne sta decretando la chiusura – sottolinea il sindaco – il mio ĆØ un accorato appello alla Regione e alla Asl 1 affinchĆ© finalmente si abbia il coraggio di fare scelte chiare e tempestive che invertano la tendenza di un lento e costante depauperamento di personale e dotazioni strumentali, se non si ha una strategia chiara di rilancio del servizio”. “Chiedo, inoltre, a tutte le forze politiche di affrontare subito questo tema e lā€™intera questione della sanitĆ  peligna come una prioritĆ  dellā€™agenda politica per la sopravvivenza delle nostre aree montane del Centro Abruzzo, che rischiano lo spopolamento proprio a causa della riduzione di servizi essenziali, i quali, invece, vanno garantiti oltre i numeri e le perequazioni legate a standard normativi” aggiunge Casini concludendo con l’auspicio che “la politica si riappropri della sua capacitĆ  di incidere secondo i bisogni reali dei cittadiniā€.