SCONTRO NEL PD, DA VERTICI REGIONALI SECCO NO ALL’ACCORDO CON CASINI (video)

 

Tira brutta aria nel partito democratico, dopo la nascita della nuova giunta comunale che rischia già la crisi. Lo scontro nel Pd, dopo le prime avvisaglie date da cinque dimissionari del direttivo del circolo sulmonese, ora si allarga ai vertici regionali che senza mezzi termini censurano la condotta dei dirigenti sulmonesi, per le decisioni prese appena pochi giorni fa, minacciando “misure più idonee alla gravità della situazione” che tradotto in termini semplici possono significare provvedimenti disciplinari. “Il Pd di Sulmona non ha ritenuto di coinvolgere né la segreteria regionale né quella provinciale nelle scelte assunte in merito alla crisi politica che ha travolto il Comune di Sulmona e, per questo, e alla luce degli ultimi sviluppi, la settimana prossima sarà convocata a Pescara una riunione per decidere l’adozione delle misure più idonee alla gravità della situazione”. Questo quanto dichiarano il segretario regionale del Pd Abruzzo, Renzo Di Sabatino, e il segretario provinciale dell’Aquila, Francesco Piacente. “Non siamo stati interpellati – protestano Di Sabatino e Piacente – sulla discussione interna che aveva portato i consiglieri a decidere di entrare a far parte della maggioranza consiliare per dar vita ad una “giunta di salute pubblica” sostenuta dal Pd e da altre forze politiche e civiche. In una fase ancora molto delicata e complessa del Partito, avevamo preferito non manifestare il nostro dissenso per la decisione assunta, almeno apparentemente all’unanimità, dal Partito Democratico di Sulmona, di cui non se ne comprendevano, dall’esterno, le ragioni ed i benefici”. “Nell’interesse dei territori e dei cittadini, è possibile compiere scelte che superano le logiche dell’appartenenza politica, ma in questo caso era già evidente come la strada intrapresa, a margine di ogni buona intenzione, comportava il salvataggio di una amministrazione da noi giudicata disastrosa – spiegano Di Sabatino e Piacente – peraltro guidata da un sindaco che nelle recenti elezioni regionali non ha mancato di sostenere forze collocate nel centrodestra”. “I recenti sviluppi, che hanno portato solo i consiglieri comunali del Partito Democratico di Sulmona ad entrare in maggioranza, e che hanno determinato le dimissioni della segreteria cittadina, sono parimenti frutto di autonome decisioni locali, ancora meno condivise e condivisibili, perché l’obiettivo di assicurare un buon governo ha come presupposti la sussistenza di un progetto politico-amministrativo chiaro e un largo consenso nella cittadinanza, in questo caso totalmente assenti” sostengono i due dirigenti dem. “Ben più importante era, in una fase politica assai confusa e poco comprensibile ai non addetti, privilegiare il rispetto della volontà popolare, che nel 2016 aveva chiaramente affidato alla coalizione guidata da Annamaria Casini il compito di amministrare la città, e alla coalizione guidata da Bruno Di Masci il ruolo di opposizione – concludono – il fallimento dell’amministrazione Casini, da tempo certificato, indicava una unica strada da perseguire, nell’interesse di Sulmona, e cioè quella di continuare a lavorare per mandare a casa il Sindaco e la sua (ex) maggioranza, figlia di una esperienza trasversale più vasta nella Valle Peligna, ormai conclusa. Così purtroppo non è stato, e in ragione di quanto avvenuto nel Partito ed in seno all’amministrazione comunale, la settimana prossima sarà convocata a Pescara una riunione per decidere l’adozione delle misure più idonee alla gravità della situazione”.