LA NUOVA GIUNTA PROVOCA I PRIMI MAL DI PANCIA IN MAGGIORANZA

Il suo silenzio di questi giorni aveva provocato più di un sospetto. Ora a giochi fatti, quando non si può più tornare indietro, il giovane rampante della politica cittadina esce allo scoperto facendo conoscere il suo pensiero, quasi volesse prendere le distanze dal nuovo esecutivo nato dall’accordo tra sindaco e partito democratico. Un progetto che, evidentemente, Andrea Ramunno non condivide. “La situazione politica che si è venuta a creare in questa città è paradossale, sono in silenzio da qualche settimana perché ho avuto prima problemi di salute e poi personali”, afferma il consigliere che già qualche mese fa aveva esternato il suo dissenso dall’amministrazione Casini. “In questi quasi tre anni è stato continuamente violentato il mandato ricevuto dagli elettori ai quali abbiamo chiesto con forza di premiare il rinnovamento, firmando il “patto del consigliere” come garanzia dell’attività da svolgere in consiglio. Sono stati costantemente anteposti interessi personali a quelli della collettività tant’è che gli artefici delle varie crisi ad oggi non sanno ancora quale spiegazione dare ai loro mal di pancia se non la spasmodica esigenza di visibilità (vedere le scorse elezioni regionali)”. Ramunno però non rammenta che fu lui insieme a Fabio Pingue, consigliere che oggi pone sotto accusa, a indurre il sindaco alle dimissioni poi ritirate, nell’agosto scorso. “Ci siamo candidati per segnare un rinnovamento che ad oggi non c’è stato ed era inevitabile dopo lo svuotamento della maggioranza un’apertura alle forze politiche della città. Non condivido tuttavia le modalità e i termini con cui si è arrivati a chiudere l’accordo con chi 3 anni fa è stato sconfitto alle scorse elezioni comunali. Chiedo al sindaco di farsi garante per la città rispetto alla nuova giunta presentata oggi pomeriggio e nei suoi equilibri”. “La mia posizione sarà di “responsabilità” così come è stata definita la neo giunta e voterò solo i provvedimenti “responsabili” per la città – conclude Ramunno – Userò esclusivamente come metro di valutazione le cose positive di cui ha bisogno la città e per le quali ci siamo candidati 3 anni fa e che oggi non abbiamo portato a compimento. Su questo non abbasserò la guardia”. Se lo augura tutta la città.