STAZIONE FS, RISCHIO DI TRASFERIMENTO PER LA SALA OPERATIVA REGIONALE

“La sala operativa regionale che dalla stazione ferroviaria di Sulmona segue ogni giorno la marcia dei treni nella regione verrà trasferita a Pescara senza alcun plausibile motivo”. A lanciare l’allarme è Eustachio Gentile, commissario straordinario della Comunità Montana Peligna che ha scritto al presidente della Regione, Marco Marsilio, alla senatrice Gabriella Di Girolamo, al consigliere regionale Marianna Scoccia e al sindaco Annamaria Casini. “Mi pare giusto sottolineare come con le nuove “autostrade informatiche”, sia possibile seguire la marcia dei treni anche dal Polo Nord. E allora perchè spostare tutto a Pescara? E’ forse una scelta politica fatta nuovamente a scapito della nostra zona? Ma c’è di più – sottolinea Gentile – la sala operativa è attiva da circa 20 anni, all’interno di una palazzina nella stazione ferroviaria di Sulmona a costo zero. Mentre, qualora dovesse essere malauguratamente trasferita a Pescara, lo stabile nel quale sarà ospitata, sarebbe stato assegnato a titolo oneroso”. Gentile ritiene che “un’operazione del genere, apparentemente senza giustificazione alcuna, andrebbe bloccata immediatamente perchè il nostro comprensorio non si può permettere di perdere nemmeno la più piccola componente del già debole sistema delle aree interne peligne di per sè fortemente penalizzato ed in crescente difficoltà”. Il trasferimento della sala operativa provocherebbe pesanti disagi al personale ferroviario in servizio nello scalo peligno, aggiungendo una nuova spoliazione ad altre già subite dallo stesso nodo ferroviario. Gentile ricorda che tra le altre soppressioni qualche anno fa la stazione di Sulmona ha subito il trasferimento dell’ufficio distribuzione, che andrebbe riportato alla sua sede originaria. Per concludere il commissario straordinario della Comunità Montana Peligna sollecita da parte di istituzioni del territorio e politica una “sana battaglia di civiltà” da condurre tutti insieme in modo unitario, forte e democratico a difesa del Centro Abruzzo, che continua a sopportare penalizzazioni a danno dei suoi cittadini.