DA MARZO IL COMANDANTE LITIGANTE IN PENSIONE, IL CASO DIVISE IL CONSIGLIO COMUNALE

“Avevo ragione io, potevo anche restare in servizio fino ad agosto di quest’anno ed invece ho preferito congedarmi già dal prossimo 1° marzo”. Così il comandante della Polizia locale, Antonio Litigante, ha commentato l’accoglimento della sua domanda di pensione con la determina dirigenziale pubblicata sull’Albo pretorio del Comune. “Il fatto che io sia rimasto in servizio oltre la data del 1° aprile 2018 attesta la fondatezza delle mie ragioni – precisa il comandante – d’altro canto è l’attestato invece che non avevano fondatezza le ragioni espresse dai consiglieri comunali Elisabetta Bianchi e Fabio Ranalli”. Il caso del pensionamento del comandante infatti, che avrebbe maturato già l’anno scorso i requisiti per la pensione, secondo norme e circolari citate dai due consiglieri in un’interrogazione consiliare, fu al centro di una seduta di Consiglio comunale assai tesa, nel marzo 2018. Peraltro in seguito a quella seduta il maggiore Litigante, ipotizzando la diffamazione nei suoi riguardi e l’abuso d’ufficio, presentò un esposto alla Procura della Repubblica contro i consiglieri comunali presenti a quella seduta. Il comandante, per sostenere le sue ragioni, ha fatto sempre riferimento ad una sentenza della Corte costituzionale del 2017. Vanno avanti intanto anche le cause civili intentate dallo stesso ufficiale di Polizia locale verso il Comune. Ultimamente la giunta comunale ha approvato la delibera di svecchiamento del personale dipendente del Comune e stando a quella delibera il comandante avrebbe dovuto congedarsi dal prossimo 1° agosto. “Invece ho preferito anticipare di sei mesi” ha concluso Litigante.