MINNITI: L’ABRUZZO NON SIA SOLO TERRENO DI SCONTRO PER SFIDA M5S-LEGA (video)

“Il voto in Abruzzo non diventi solo un test elettorale ed un terreno di scontro per i rapporti interni alla maggioranza di governo, per il Movimento Cinque stelle e per la Lega ma sia un voto per la terra d’Abruzzo, un voto al quale guardano in tanti, in Italia e anche un pezzo del mondo”. E’ stato questo l’appello lanciato ieri sera dall’onorevole Marco Minniti, concludendo la manifestazione elettorale del Pd, nell’aula consiliare di palazzo S.Francesco. “Hanno portato qui tutti i loro big, perchè sono interessati all’esito di questa consultazione perchè c’è la preoccupazione del Movimento Cinque Stelle che nei sondaggi vede in calo i suoi consensi – ha spiegato Minniti – mentre d’altro canto c’è l’esaltazione della Lega che nei sondaggi è data in crescita ma a loro dell’Abruzzo poco importa”. Riguardo al Pd Minniti ha sottolineato che “non è vero che il partito si sia voluto nascondere tra le liste civiche, non è scomparso”. “Il Pd non solo è presente con una sua lista e suoi candidati in questa competizione elettorale ma è il caposaldo di un progetto affidato alle competenze, alle capacità, all’esperienza e all’autorevolezza di un uomo come Giovanni Legnini” ha precisato Minniti, spiegando che il Pd è parte di un progetto aperto alla società civile attraverso le liste civiche, frutto di varie esperienze e competenze, messe al servizio esclusivo dell’Abruzzo e dei cittadini abruzzesi. “Guardatevi poi da chi viene a chiedere voti in Abruzzo per lavorare però a progetti che vogliono accrescere l’autonomia delle regioni del Nord, aumentandone il potere rispetto alle altre regioni” ha continuato Minniti, inviando frecciate alla Lega e al ministro-leader Matteo Salvini. Aprendo l’incontro, al quale hanno preso parte anche l’onorevole Stefania Pezzopane ed i candidati al Consiglio regionale, Antonio Di Rienzo e Valentina Di Benedetto, Minniti ha ricordato in breve la sua positiva esperienza al Ministero dell’Interno, rilevando che in quel periodo i flussi migratori, con l’arrivo di immigrati nel nostro Paese, hanno subito una riduzione notevole, pari al 78% rispetto al periodo precedente. Quindi ha posto attenzione sull’attuale politica estera del governo che sta rendendo l’Italia “Paese inaffidabile”. Ultimo caso emblematico è quello dell’atteggiamento dell’Italia rispetto al Venezuela, dove c’è un dittatore che tenta di resistere alla guida di un Paese ridotto allo stremo e un nuovo leader Gualdo che tenta di restituire piena dignità e rinascita al Paese. “Ebbene l’Italia, per le divisioni tra Lega e M5S, non è riuscita ancora ad esprimersi, da che parte stare” ha detto Minniti. I due candidati Di Rienzo e Di Benedetto, introducendo l’ex ministro, hanno ribadito l’importanza delle aree funzionali come strumento di nuova gestione dell’Abruzzo e come mezzo efficace per una reale rinascita delle aree interne, che devono saper valorizzare le proprie risorse e guardare con fiducia concreta ad un futuro di sviluppo. “Ma tutto si renderà possibile affidando la regione alla competenza, concretezza e autorevolezza di un governo che può avere questi requisiti indispensabili se guidato da una personalità di elevato livello e di sicuro spessore come Giovanni Legnini – hanno concluso – il voto cosciente dei cittadini abruzzesi a questa figura e alla coalizione che guida sottrarrà l’Abruzzo ad un governo di populisti e improvvisatori, che riusciranno solo a provocare danni enormi, aggravando la condizione dell’Abruzzo interno ed eludendo la soluzione dei problemi, a causa della loro incapacità”.