DASPO PER TRE TIFOSI NEROSTELLATI, I CARABINIERI A CACCIA DEI FIANCHEGGIATORI

Sono stati notificati nella giornata di mercoledì i provvedimenti Daspo nei confronti di tre tifosi nerostellati, P.F. 29 anni, A.D. 23 anni e P.A. 26 anni, che si sono resi protagonisti dei disordini avvenuti al termine dell’incontro di calcio Pratola-Nereto che domenica scorsa ha visto uscire sconfitta dal campo la squadra di casa. I tre giovani di Pratola Peligna, al termine della partita, uniti ad un altro piccolo gruppo di tifosi locali, hanno inveito animatamente, inneggiando anche a comportamenti violenti, nei confronti dei tifosi della squadra ospite. Non contenti i tre, di cui uno con il volto coperto da un passamontagna, agitando una cinghia e gli altri due armati di mazze e di pietre, si sono avvicinati con fare minaccioso alla recinzione di separazione tra le due tifoserie, tentando di arrivare allo scontro e lanciando oggetti contundenti verso gli ospiti, che nel frattempo stavano tranquillamente uscendo dallo stadio. I militari dell’Arma dei Carabinieri in servizio di ordine pubblico, resisi immediatamente conto della situazione di pericolo, si sono subito mossi, dividendo prontamente le due tifoserie, così da contenere la situazione, evitando che si arrivasse a qualsiasi contatto fisico. Sedati gli animi, i carabinieri hanno provveduto all’identificazione dei facinorosi. Per i tre giovani tifosi è scattata quindi la denuncia penale sia per il porto di oggetti atti ad offendere che per il travisamento e il lancio di oggetti in occasioni di manifestazioni sportive, inoltre veniva richiesto alla Questura dell’Aquila il provvedimento di Daspo. La Questura accogliendo pienamente quanto proposto dai militari dell’Arma, ha avviato l’iter per l’irrogazione del provvedimento, che si è concluso rapidamente, nella giornata di mercoledì scorso, quando è stato disposto per i tre giovani il divieto di accesso per tre anni a tutti gli impianti sportivi. Allo stato attuale sono in corso ulteriori indagini, anche tramite l’analisi di riprese video effettuate dai carabinieri, per identificare i soggetti che hanno fiancheggiato i tre giovani nei momenti più accesi verificatisi al termine dell’incontro di calcio.