AMBULATORI SENZA PEDIATRI, M5S E CGIL ALL’UNISONO: LA ASL CERCHI SOLUZIONE PROVVISORIA
“E’ stato proprio un bel regalo per il 2019 quello che l’assessore alla sanità, ormai ex, Silvio Paolucci e il manager della Asl, Rinaldo Tordera hanno fatto ai cittadini del centro Abruzzo e di tutte le aree interne”. Lo afferma il Meet Up Amici di Beppe Grillo di Sulmona a proposito dei disagi e difficoltà che provoca a tante famiglie il pensionamento di due medici pediatri, dei sette che prestano servizio in tutto il territorio. “Sono questi purtroppo i risultati del piano sanitario firmato Paolucci di cui ormai da anni ne denunciamo in tutte le sedi il totale fallimento – continua il Meet Up – meno male che Paolucci ha sempre dichiarato di lasciare una sanità efficiente e vicina al cittadino ma per fortuna, la nostra visione di efficienza e vicinanza al cittadino è radicalmente diversa da quella dell’assessore uscente”. “Auspichiamo che la direzione Asl, in attesa delle prossime elezioni regionali che bocceranno anche elettoralmente la politica sanitaria di Paolucci e dei suoi colleghi, trovi una soluzione provvisoria per rimediare a questo ulteriore danno verso i cittadini delle aree peligne sangrine firmato Pd” concludono i pentastellati. Anche la Lega del Sindacato Pensionati della Cgil Sulmona-Valle Peligna, esprime “tutta la propria solidarietà ed il proprio sostegno alla battaglia delle mamme della Valle Subequana e di Raiano contro la decisione Asl di non garantire la presenza di un pediatra negli ambulatori di Castelvecchio e Raiano”. “Invece di programmare a tempo debito una soluzione sostitutiva in vista del pensionamento della dottoressa incaricata, l’Asl ha ritenuto più semplice sopprimere il servizio, invitando le famiglie interessate a rivolgersi ad altri ambulatori per il cambio pediatra – sottolinea il sindacato – gli ambulatori attualmente presenti sono tre, con sedi Pratola, Sulmona e Castel di Sangro, che subiranno una saturazione insostenibile, arrecando un grave disagio alle famiglie interessate”. Anche Spi-Cgil auspica almeno una soluzione provvisoria per tranquillizzare le famiglie.