PINGUE DA’ BUCA ALLA MINORANZA, FINE ANNO SENZA BOTTO

Si è concluso in un nulla di fatto il vertice dei gruppi di minoranza tenutosi ieri sera. I sette consiglieri comunali di opposizione avrebbero voluto mettere a punto le dimissioni da presentare contestualmente, cioè tutti insieme in una volta, giovandosi anche dell’adesione del gruppo di Avanti Sulmona, guidato da Fabio Pingue. Tutto questo per ottenere l’obiettivo di nove firme, indispensabili per licenziare l’amministrazione comunale e tornare a nuove elezioni amministrative, già in primavera. Le perplessità di Pingue alla vigilia del vertice, dichiarate al nostro giornale, si sono tradotte ieri in assenza dal vertice. E’ evidente che ha lasciato il segno il colloquio del capogruppo di Avanti Sulmona con il sindaco Annamaria Casini, che non ha esitato a strigliare il consigliere, invitandolo ad evitare “colpi bassi” a danno dell’amministrazione comunale, tradendo il patto elettorale di due anni fa. Come pure Pingue è frenato da una parte del suo  gruppo, a cominciare dall’assessore Antonio Angelone, ostile all’ipotesi di una crisi irreversibile. Per questi motivi Pingue, come pretesto per smarcarsi dal pressing della minoranza, avrebbe chiesto in cambio della sua firma alle dimissioni contestuali un appoggio alla sua candidatura regionale. Una richiesta che ha suscitato solo il rifiuto scontato dei consiglieri di minoranza. Mentre a questo punto non è da trascurare l’ipotesi che la resa dei conti, cercata dalla minoranza, sia rinviata a dopo le elezioni regionali. Il responso delle urne farà di certo la sua parte sul corso degli eventi della politica locale. Nonostante tutto già dopo Capodanno la minoranza tornerà ad incontrarsi.