CALO OCCUPAZIONE IN ABRUZZO, LOMBARDO (UIL): RITARDI REGIONALI MAI AFFRONTATI
“Il sensibile calo dell’occupazione in Abruzzo risente della frenata dell’economia a livello nazionale, ma è figlio anche di ritardi regionali più volte denunciati e mai affrontati”. È quanto sostiene Michele Lombardo, segretario Uil Abruzzo, alla luce dei dati Istat sul lavoro relativi al terzo trimestre, che parlano di una diminuzione degli occupati nella regione del 5,1 per cento rispetto al 2017 e una risalita del tasso di disoccupazione al 12,1 per centorispetto al 9,7 per cento di un anno fa. “È del tutto evidente – spiega Lombardo – che risentiamo della frenata dell’economianazionale: non dimentichiamo, infatti, che l’80 per cento del pil abruzzese dipende dai consumiinterni, e solo il 20 dall’export che, seppure in crescita, è in rallentamento rispetto al 2017 e a tantealtre regioni italiane. Se a questo aggiungiamo che nei prossimi mesi si preannunciano problemisignificativi sull’occupazione legati agli ultimi interventi legislativi sul mercato del lavoro, cherischiano di non trasformare i contratti a termine in contratti a tempo indeterminato, non possiamonon dirci preoccupati per una morsa che rischia di stritolare il livello occupazionale della nostraregione, con tutto quel che ne consegue in termini di benessere generale”. Ma non è solo una questione nazionale: “Purtroppo – prosegue il segretario Uil Abruzzo – inodi stanno venendo al pettine: i drammatici ritardi del Masterplan, la cui attuazione avrebberilanciato settori importanti come l’edilizia, la lentezza della ricostruzione post sisma e di azionicome Impresa 4.0, che evidenziano ancora di più la frattura tutta abruzzese tra grandi impreseinnovative e piccole e medie imprese che scontano ritardi gravi. Ma la madre di tutti i problemi –aggiunge – è la mancanza di un’idea di sviluppo complessivo della nostra regione che, per la Uil, nonpuò che essere incentrato proprio sul rilancio del sistema produttivo che tanta ricchezza ha generatonegli anni. Da lì si deve necessariamente ripartire”. Per tutto questo, Lombardo auspica che prima delle elezioni regionali “si riesca almeno amettere un punto fermo: la perimetrazione della zes, la zona economica speciale, che se connessaal corridoio Tirreno-Adriatico, potrebbe favorire una ripresa delle aree interne, ricollegandol’Abruzzo ai grandi traffici commerciali ed economici est-ovest. Anche su questo aspetto, purriconoscendo lo sforzo del presidente vicario Giovanni Lolli, siamo ancora in clamoroso ritardo ed ènecessario imporre una sterzata per il bene di tutto il sistema economico e produttivo regionale eportare questo risultato a casa”.